L’acqua è elemento fondamentale per la vita ma se è termale diviene anche alleata di bellezza e cura per diverse malattie, tra cui una delle più temute e odiate dalle donne: la cellulite. I benefici che possiamo ottenere dalle acque termali, sia bevendole sia attraverso inalazioni e fanghi, sono strettamente legati a specifici costituenti tra cui iodio, zolfo, cloro e ferro. Questi minerali, infatti, aiutano a drenare i tessuti rigenerando la pelle e stimolando la circolazione. I trattamenti a disposizione in ogni centro termale sono tantissimi, ma quali sono i più indicati per eliminare la pelle a buccia d’arancia?
Prima di tutto i bagni in acque sulfuree e acque salsobromoiodiche. Le prime, ricche di zolfo, svolgono sulla pelle un’azione cheratolitica: rimuovono le cellule cutanee più esterne e stimolano la produzione cellulare, ringiovanendo la pelle. Le seconde, di origine marina e ad alta salinità, per osmosi trasportano i liquidi che ristagnano tra le cellule all’esterno della cute.
Oltre ai bagni termali caldi, altri trattamenti utili sono gli idromassaggi, che stimolano la circolazione sanguigna, e i massaggi linfodrenanti, che spingono i liquidi accumulati nel tessuto adiposo negli strati cutanei più profondi verso i vasi linfatici.
Per contrastare la pelle a buccia d’arancia anche gli impacchi di fango, ottenuti unendo l’acqua termale a componenti argillose impreziosite di essenze, oligoelementi, alghe o plancton. Spalmati sulla pelle, i fanghi termali adsorbono le tossine in eccesso, aumentano la temperatura corporea, favoriscono la sudorazione e stimolano la micro-circolazione. Ricordatevi che per le cure termali non bastano un paio di giorni: ritagliatevi almeno una settimana!
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Cellulite, che fare? Ecco i trattamenti che la curano
Terme: perché il calore del fango fa bene?
Contro la cellulite occhio all’abbigliamento e alle sigarette
