Benessere

Camminare regolarmente ringiovanisce fino a 16 anni

Un importante studio conferma i benefici della camminata veloce sulla salute fisica e quella mentale

Camminare ringiovanisce davvero? Passeggiare, specie se a passo svelto, fa bene alla salute. Esistono decine di studi che ne sottolineano l’impatto positivo sulla salute del cuore e della mente. Aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e la glicemia.

Ora un ampio studio dell’Università di Leicester condotto su 400.000 persone che dimostra un legame chiaro tra il camminare veloce e la riduzione dell’età biologica.

Gruppo San Donato

Camminare ringiovanisce: il ruolo dei telomeri

I ricercatori hanno analizzato i geni dei partecipanti, scoprendo che chi cammina a una velocità superiore ai 6 chilometri ha telomeri più lunghi. I telomeri sono piccole porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma. La loro funzione è quella di impedire all’elica di sfibrarsi. Sono una sorta di barriera protettiva dei cromosomi. Per capirci un po’ come i cappucci alla fine dei lacci delle scarpe.

Ogni volta che una cellula si divide, i telomeri diventano più corti, fino al punto in cui diventano così piccoli da non permettere più alle cellule di dividersi. Gli scienziati vedono la lunghezza dei telomeri come un marker dell’età biologica.

Camminare ringiovanisce: benefici alla salute fisica e mentale

I ricercatori hanno stimato che camminare a passo svelto per tutta la vita può ridurre la propria età biologica di 16 anni una volta arrivati alla mezza età. I risultati sono stati pubblicati sulla rivisita scientifica Communications Biology.

Del resto gli esperti spiegano che camminare veloce migliori anche la salute dei muscoli e dello scheletro, oltre a quella di cuore e polmoni. Dà grande sollievo anche alla salute mentale. Stimolando la produzione di endorfine e serotonina ci si sente meglio.

Chi cammina lentamente è a rischio di malattie croniche

Lo studio è solo osservazionale. Questo significa che i ricercatori non spiegano i motivi per cui questo avviene. Gli scienziati però sostengono che la differenze dei telomeri tra chi cammina veloce e chi va lento sia equivalente a 16 anni di età. Questo vuol dire che chi cammina lentamente alza il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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