Biofeedback è un termine inglese che significa ritorno delle informazioni (feedback) sull’attività biologica (bio). In pratica, con questo strumento si controlla una determinata funzione corporea, come l’attività muscolare o la temperatura delle dita, attraverso l’uso di elettrodi.
Il biofeedback, infatti, è un metodo terapeutico basato sull’aumento di consapevolezza rispetto al proprio stato psicofisiologico. Un training basato su biofeedback permette di raggiungere uno stato di rilassamento.
Il paziente in tempo reale recepisce le informazioni sul suo stato, perché l’apparecchiatura amplifica quanto monitorato attraverso segnali acustici e visivi. E nel momento in cui diventa consapevole di quanto gli accade può adottare strategie di controllo per evitare che la muscolatura si contragga troppo a causa di stress o ansia, innescando il mal di testa o l’emicrania.
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Biofeedback elettromiografico
Risulta utile nella prevenzione e nella cura delle cefalee tensive. Un’apparecchiatura misura l’attività dei gruppi muscolari, per fornire al paziente informazioni in tempo reale sul proprio stato di tensione muscolare. Già nel 1969 uno studio dimostrò come i soggetti sottoposti a feedback acustico del grado di tensione del muscolo frontale riuscivano a ridurre in modo notevole e rapido il tono muscolare, ottenendo un rilassamento psicofisico globale.
Biofeedback termico
Attraverso questo sistema si misura la temperatura cutanea delle dita della mano informandone il paziente in tempo reale. L’obiettivo è imparare a controllare volontariamente la temperatura. Questa tecnica nasce da studi che hanno dimostrato come la temperatura della pelle sia un indicatore obiettivo del livello di stress del soggetto: variazioni dello stato emotivo, caratterizzate da ansia o rabbia, sono accompagnate da diminuzione della temperatura delle dita, che si mantiene invece normale quando si è rilassati. L’uso della tecnica per la cefalea nasce da uno studio del 1969 che ha riscontrato la presenza di mani fredde nell’85% dei pazienti. Ancora oggi viene impiegato nella terapia dell’emicrania, anche in età pediatrica, spesso in associazione a training di rilassamento.
Dove trovare gli esperti
In molti centri pubblici e privati italiani per la cura delle cefalee ci si può sottoporre a biofeedback. L’importante è che siano guidate da neurologi, psicologi o psicoterapeuti a indirizzo cognitivo-comportamentale. Gli specialisti si possono trovare sul sito della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva.
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