Non è stato l’anno dei baci, non è stato l’anno della labbra. Tese per la preoccupazione tra le mura di casa ed espressive solo davanti allo schermo di computer e smartphone durante le videochiamate, non appena è stato possibile uscire sono rimaste celate dietro le mascherine, fonti pericolose di droplet e contagio. Così ci siamo protetti l’un l’altro nascondendoci i sorrisi e quel rossetto che ogni tanto le donne amavano sfoggiare in ufficio o la sera al ristorante è rimasto inutilizzato nella trousse. Secondo un report datato maggio 2020, le vendite del settore make up sono calate del 30%. La principale vittima? Proprio il lipstick.
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Mascherina e labbra
Ma se da una parte le labbra sono passate in secondo piano a causa della mascherina (anche Amazon ha registrato un decremento di vendite del 15% su tutti i prodotti per prendersene cura), dall’altra parte il tessuto non tessuto delle mascherine chirurgiche o la stoffa di quelle comunitarie le hanno protette. Soprattutto da ottobre in poi, quando sono tornate obbligatorie anche all’aperto e ha cominciato a fare freddo. «Indossando la mascherina nella stagione invernale abbiamo protetto le labbra dalle basse temperature e dagli agenti atmosferici, come pioggia e vento, che di solito le seccano e le screpolano», sottolinea Michela Castello, dermatologa del Dermoclinico Vita Cutis di Milano. «Inoltre, il microclima caldo umido che spesso si crea all’interno della mascherina ha contribuito alla loro idratazione». Insomma, la mascherina toglie, la mascherina dà.
Di cosa si nutrono le labbra
In condizioni di normalità, invece, prendersi cura delle labbra con prodotti mirati è importante. «La pelle che le ricopre ha una conformazione diversa da quella del volto. Ad esempio, non ha le ghiandole sebacee che producono i grassi, presenti nella cute “normale” e dall’azione protettiva. Ed è molto esposta agli alimenti e alla saliva, che contengono naturalmente sostanze acide e potenzialmente irritanti». Anche il modo in cui ci prendiamo cura di loro, è diverso. Mentre per la pelle del viso e del corpo si segue una beauty routine composta da creme idratanti o antiage a seconda delle necessità, per le labbra non utilizziamo quasi mai prodotti specifici da applicare la mattina o la sera prima di andare a dormire. Usiamo il burrocacao, certo, ma soprattutto d’inverno oppure quando sentiamo la pelle tirata e secca.
Eppure anche le labbra vanno nutrite. «In particolare necessitano di sostanze definite “anidre“, composti chimici privi di acqua, e in generale hanno bisogno di miscele molto ricche, in cui il pool di principi attivi può variare a seconda della finalità» spiega l’esperta. «Se l’effetto che cerchiamo è curativo perché le nostre labbra tendono ad avere fissurazioni, piccole ragadi o cheiliti angolari, i principi attivi da cercare sono il betaglucano e il sucralfato. Se le vogliamo idratare rivolgiamoci invece all’acido ialuronico e alla fospidina, mentre se l’intenzione è nutrire con sostanze emollienti optiamo per cere vegetali».
Per le labbra due prodotti al giorno
La beauty routine giornaliera si può basare su due prodotti: uno da tenere in borsetta, formato tubetto, e uno da tenere a casa, formato barattolino. «I secondi in genere hanno formulazioni molto ricche e nutrienti, ma sono poco adatti per essere portati in giro» avverte la dermatologa. «Dopotutto necessitano di un dito per essere applicati e se abbiamo le mani sporche rischiamo di veicolare virus e batteri sulle labbra e poi in bocca».
La rivincita delle labbra
MA dopo mesi di mascherina, per le labbra è arrivato il momento di prendersi una rivincita. I pranzi e le cene delle feste sono l’occasione migliore: proprio perché ridimensionati dalle restrizioni e limitati alle mura di casa, possiamo movimentarli con un trucco labbra speciale, che di solito non sfoggiamo. Andiamo in profumeria e scegliamo un rossetto prezioso, un gloss esclusivo, un lucidalabbra rimpolpante.
A chi dona il rossetto rosso
Per la scelta della nuance si può seguire il gusto personale oppure la tradizione. E il rossetto, per antonomasia, è rosso. Sta bene a tutte? «È sicuramente vero che esistono donne che non vengono particolarmente valorizzate dal rossetto rosso. Mentre altre, pur provandone tanti, non riescono a trovare quello giusto. La spiegazione tecnica risiede nel contrasto cromatico che ciascuno di noi ha», racconta Rossella Migliaccio, fondatrice dell’Italian Image Institute, il primo Istituto dedicato alla Consulenza d’Immagine in Italia, e autrice del best seller «Armocromia» (Vallardi, 2019). L’armocromia è una scienza che suddivide la popolazione in quattro tipologie cromatiche (dette “stagioni”) e indica per ciascuna la palette di colori più valorizzante e in armonia. «Il contrasto fa riferimento al mix pelle-occhi-capelli. Tanto più è alto il contrasto nei nostri colori personali, tanto meglio ci starà il rossetto rosso. Se abbiamo colori poco contrastati e più omogenei, il rossetto sarà un pochino più smorzato».
Sei più Dita von Teese o Jennifer Lopez?
Per capire meglio, due esempi. «Le donne con alto contrasto sono quelle con i capelli neri e la pelle molto chiara. Una su tutte, Dita von Teese, che tipicamente indossa sempre il rossetto rosso, perché nei suoi colori personali vi è un alto contrasto» spiega Rossella Migliaccio. «Viceversa, donne come Jennifer Lopez hanno un contrasto cromatico molto basso, perché i colori della pelle, degli occhi e dei capelli sono più omogenei, e non sono presenti contrasti di chiaro scuro. Questa omogeneità nei colori personali suggerisce di prediligere rossetti dai toni più smorzati, meno accesi».
Rossetti e abbigliamento
L’abbinamento rossetto-outfit, invece, è obsoleto. «Se vogliamo armonizzare rossetto e vestito dobbiamo fare attenzione che entrambi gli elementi abbiano lo stesso sottotono» specifica la Migliaccio. «I rossi non dovranno essere esattamente gli stessi, ma dovranno essere entrambi caldi o entrambi freddi. Come facciamo a deciderlo? Sceglieremo lo stesso sottotono della persona: se una persona ha colori caldi, allora sia il rossetto sia l’abbigliamento avranno colori caldi. Anche se magari verranno declinati in tonalità diverse, più o meno intense, e così via».
Un rossetto per ogni stagione
Per capire quale rossetto è il più adatto a seconda della stagione di appartenenza, Rossella Migliaccio, in collaborazione con La Roche-Posay, ha formulato delle perfette combinazioni di rossetti e smalti in cofanetto (sono anche un’ottima idea regalo, disponibile nelle farmacie aderenti all’iniziativa per tutto il mese di dicembre). E così l’autunno dovrebbe puntare sulle sfumature del marrone e dell’arancione, la primavera sul corallo, l’estate sul rosa tenue e l’inverno sul lampone e le sfumature dei frutti di bosco.
- Inverno – pelle medio scura, scura e olivastra senza sfumature dorate, con capelli castano scuro o neri, occhi castani e labbra rosato lampone;
- Primavera – pelle color pesca, capelli biondo grano, castano dorati o naturalmente rossi, occhi verdi o azzurri e labbra color rosa albicocca;
- Estate – pelle rosata che si arrossa facilmente, capelli biondo, cenere o castano chiaro, occhi verdi, azzurri o grigi e labbra color lampone;
- Autunno – pelle dorata dalle sfumature ambrate, capelli castani ma non neri, occhi nocciola con pagliuzze dorate e labbra color albicocca
Rossetti opachi o lucidi
Che dire, infine, della texture? «Sappiamo che i rossetti più opachi tendono a contenere i volumi delle labbra. Quindi se non vogliamo dare ulteriore volume, sceglieremo rossetti più matte» conclude l’esperta di armocromia. «Se invece il nostro obiettivo è aggiungere rotondità e volume rimpolpando otticamente le labbra, allora sceglieremo una texture un po’ più lucida. Lo stesso discorso, oltre che per i rossetti, vale anche per i tessuti. Otticamente il lucido ingrandisce e l’opaco invece restringe, a prescindere dal colore scelto».