L’iniziativa è stata realizzata da Fondazione Telecom Italia in accordo con il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Obiettivo dell’inizitiva è la promozione di un cambiamento culturale in Italia sul tema della dislessia, che nelle intenzioni dei ricercatoti si dovrebbe realizzare nei prossimi 18 mesi. Grazie a un portale internet e a un’apposita App le famiglie saranno in grado di fare autonomamente uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e sarà possibile, attraverso l’acquisizione di dati puntuali, individuare, secondo protocolli standard, i casi di bambini a rischio.
Dalla stessa piattaforma sarà anche possibile avere una valutazione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che potrà fornire un eventuale percorso di recupero on line per le difficoltà di lettura e una sessione finale con verifica dell’apprendimento.
Inoltre saranno a disposizione sessioni di e-learning per i docenti e per il personale scolastico, basate su un protocollo “standard” elaborato con il MIUR, che vedrà coinvolto il 30% circa degli istituti scolastici.
Il progetto contribuirà a creare un osservatorio unico nazionale dei dati sulla diagnosi, sulle scuole “amiche” della dislessia, sull’utilizzo dei libri digitali e degli strumenti compensativi e sui trattamenti efficaci.
Sono già sette anni che Fondazione Telecom Italia si occupa di questa tema, che raccoglie sempre più una maggiore attenzione sociale. Uno specifico programma pluriennale è stato messo a punto nel 2009 e ha permesso la realizzazione di protocolli di screening, campus informatici, libri digitali e la diffusione di un approccio più inclusivo nelle scuole.
Sono circa 2.000.000 le persone dislessiche nel nostro Paese, di cui 350.000 studenti, pari al 4,5% della popolazione scolastica.
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