I vaccini salvano la vita, ma nel mondo un bambino su cinque non è vaccinato. Maggiore consapevolezza sulle vaccinazioni e impegno per migliorare le coperture vaccinali per proteggere la popolazione di tutte le età da malattie evitabili. Sono gli obiettivi principali della “settimana dell’immunizzazione” promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 24 al 30 aprile.
Qual è la situazione in Italia? Il professor Alberto Villani è Responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Perché è necessario che i genitori facciano vaccinare i loro figli?
Perché i germi continuano a circolare, non sono scomparsi e le vaccinazioni rappresentano l’unica vera arma che abbiamo per combattere malattie che possono essere potenzialmente mortali o che possono dare esiti permanenti gravi. C’è un problema di corretta informazione. È stato lasciato molto spazio a persone disoneste che in malafede danno notizie scorrette per trarne profitto economico. Poi c’è anche una piccola percentuale di persone in buonafede che non ha le corrette informazioni. Quindi basa le proprie decisioni su notizie scorrette o quantomeno ignoranti nel senso vero del termine, in quanto ignorano la verità scientifica.
Perché c’è così tanta disinformazione sui vaccini?
Viviamo in un tipo di società dove ciò che fa più clamore ha più spazio. L’importanza delle fonti è quella di documentare esattamente chi dice cosa. Quando ci si collega a un sito bisogna sapere chi c’è dietro questo sito, chi è che parla, che esperienza ha. La prima domanda da porsi è: questa persona ha mai visto morire un bambino per meningite o di malattie contagiose? Lavora in un ospedale? Ha mai avuto contatto con un paziente? Ecco se si tratta di persone che parlano senza avere competenze allora vuol dire che quel sito non ha alcuna attendibilità. Esistono siti istituzionali molto validi, quello del ministero della Salute, della Società di pediatria, dell’Istituto superiore di sanità. Esiste un sito che si chiama vaccinarsi, dove si possono avere tutte le informazioni in maniera corretta e dettagliata.
Quali sono le malattie più diffuse che potrebbero essere fermate dai vaccini?
Il caso classico è quello della meningite in Toscana, dove abbiamo avuto diversi morti nel 2015 e ne abbiamo pianti altri nel 2016. La gente se lo dimentica ma il meningococco C sta mietendo vittime. Qui c’è l’evidenza dell’efficacia della vaccinazione. Nessun bambino sotto i dieci anni ne è stato colpito, perché dal 2005 c’è la vaccinazione contro il meningococco C. È proprio la testimonianza di quanto sia importante la vaccinazione.
Un’altra malattia che si riteneva debellata è la pertosse. Negli ultimi anni purtroppo diversi bambini molto piccoli sono morti di pertosse, proprio perché si è allentata la copertura vaccinale.
Quali sono le vaccinazioni che bisogna assolutamente fare?
Quelle indicate nel Calendario per la vita. Tutte le vaccinazioni sono indispensabili. Vanno fatte. C’è stato grande clamore in questi giorni sulla notizia che è diminuita l’aspettativa di vita in Italia. Nel 2015 sono deceduti oltre 50.000 anziani in più rispetto agli anni precedenti, per la mancata vaccinazione anti influenzale. Se ricordate, ci fu molto clamore mediatico su presunti effetti collaterali del vaccino che ha spinto molte persone a rinunciare alla vaccinazione. Chi ha un minimo di preparazione medica sa benissimo che non c’era alcuna connessione. La mancata vaccinazione ha comportato un aumento dei morti e delle ospedalizzazioni. Sono dati che parlano da soli. Anziani morti per colpa di una bufala mediatica. Bastava vaccinarli.
Cosa rischiano i bambini?
La cosa più triste è questa. In Italia abbiamo un milione di bambini con esigenze assistenziali complesse. Sono bambini con malattie croniche, con tumore, cardiopatici, tutti quei bambini un po’ più delicati. Sono quelli più a rischio. Chi non si vaccina oltre a rischiare in proprio rischia di contagiare bambini che sono più deboli e con queste malattie rischiano di morire. Quindi anche da un punto di vista di etica sociale è indegno non vaccinare i bambini. Purtroppo nelle trasmissioni tv viene data pari dignità a chi è veramente esperto, alla soubrettina di turno oppure all’imbroglione che propaganda la non vaccinazione per ragioni di profitto. Ancora c’è gente che pensa che ci sia un nesso tra la vaccinazione contro il morbillo e l’autismo. Se c’è una certezza è che non c’è alcun nesso. Quando si parla di anti vaccinatori bisogna chiedersi perché a capo di queste organizzazioni ci sono avvocati, che tutto hanno a cuore tranne la salute dei bambini.
Si sta parlando molto della vaccinazione anti HPV, ci si chiede se sia il caso di procedere alla vaccinazione dei ragazzi e non solo delle ragazze. Qual è la sua opinione?
È facilmente intuibile che se noi vacciniamo solo metà della popolazione, lasciamo metà della popolazione esposta al contagio. Quindi è auspicabile che anche i maschi vengano vaccinati.
Francesco Bianco
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