Incondizionato dev’essere l’amore per i propri figli, non certo le lodi: crescerli sin dalla nascita al ritmo di «tu sì che sei speciale» potrebbe spingerli a diventare adulti narcisi, egoisti e con grandi difficoltà a gestire un confronto alla pari con gli altri.
A rimproverare i molti genitori iperprotettivi e inclini ai troppi complimenti gratuiti è uno studio pubblicato su Proceedings of the National Sciences condotto nei Paesi Bassi su 564 bambini di 7-12 anni, la fascia di età in emergono le prime differenze individuali di autocompiacimento e sopravvalutazione di sé. Attraverso valutazioni psicologiche semestrali, i ricercatori hanno osservato che a diventare sempre più narcisi erano i bambini sopravvalutati dai genitori. A fare leva sullo sviluppo della loro personalità sarebbero non tanto i complimenti e le gratificazioni, quando meritati, bensì mamma e papà che, pensando di motivarli, ripetono in continuazione quanto siano ‘speciali’ rispetto agli altri bambini e che meritano un futuro glorioso, migliore di quello in serbo per i coetanei. E i figli non sollevano obiezioni. «I bambini ci credono quando i genitori dicono loro che sono speciali rispetto agli altri», spiega Brad Bushman, professore di comunicazione e psicologia alla Ohio State University e tra gli autori dello studio. «Questo può non essere positivo per loro o per la società».
‘Gonfiare’ l’ego del piccolo di casa, infatti, non significa aiutarlo a costruire l’autostima. Per quella, sottolineano i ricercatori, occorre mostrare ai figli calore e affetto, la ricetta ideale affinchè il bambino cresca consapevole delle proprie potenzialità e impari a riconoscere i propri limiti. A differenza del narciso che diventa grande sentendosi migliore di chi lo circonda e risulta sprovvisto di empatia, qualità importante per le relazioni sociali. Per fortuna non sono solo i genitori a fare potenzialmente danni: tratti narcisistici della personalità, si legge nello studio, sembrano essere innati se non addirittura correlati al patrimonio genetico.