Più è grande il diametro della testa alla nascita, più alta sarebbe la possibilità che il bambino sia intelligente e abbia successo da grande. È questo il sorprendente risultato di una ricerca dell’Università di Edimburgo e pubblicato sulla rivista scientifica Nature nella sezione Molecular Psychiatry.
La ricerca ha analizzato le informazioni contenute nella UK Biobank, un imponente data base che contiene la storia della salute di mezzo milioni di britannici dal 2007 in poi, concentrato sulle influenze genetiche e sull’esposizione ambientale nello sviluppo di una malattia.
L’analisi dei ricercatori scozzesi, comparando i vari dati, è arrivata al punto di sostenere proprio che c’è una connessione tra il volume del cranio dei bambini alla nascita e le loro future abilità cognitive, compresa la probabilità di laurearsi.
A quel punto 100.000 volontari sono stati messi sotto osservazione e sottoposti a diversi test per verificare il loro quoziente intellettivo e la loro capacità di ragionamento, oltre che di memoria.
Generalmente la circonferenza della testa alla nascita è di 35 centimetri per le bambine e di 36 per i bambini. I risultati sono stati sorprendenti per gli stessi ricercatori, che in realtà stavano studiano la correlazione tra alcuni geni e l’intelligenza e che invece hanno scoperto questa forte correlazione fisica. Comunque, sulle 100.000 persone analizzate, coloro che avevano la circonferenza cranica più alta della media alla nascita erano anche quelli che avevano ottenuto risultati migliori a scuola, sempre rispetto alla media.
Francesco Bianco
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