Durante i nove mesi di gravidanza sono tante le mani che passano sopra il pancione della mamma per salutare e coccolare il nascituro. Tra tutte queste carezze di amici e parenti, però, il bimbo sa distinguere esattamente quelle della sua mamma, a volte avvicinandosi addirittura alle pareti dell’utero per “sentirle” meglio.
Lo studio
A dimostrare che le coccole della mamma siano uniche, è uno studio della University of Dundee, in Scozia, pubblicato sulla rivista Infant Behaviour And Development. Per arrivare alla loro conclusione, gli esperti hanno monitorato con un video a ultrasuoni tridimensionali la reazione di ben 28 feti, di cui 15 nel secondo trimestre di gravidanza e 13 nel terzo. Ogni nascituro è stato ripreso in quattro diverse situazioni: quando la pancia veniva toccata dalla mamma, quando a fare la carezza era il papà, poi un estraneo e infine quando il pancione non veniva toccato da nessuno.
La mamma è sempre la mamma
Analizzando tutti i video, gli studiosi hanno rilevato che la reazione più evidente si aveva proprio quando ad accarezzare la pancia era la mamma, soprattutto nei feti nel terzo trimestre di gravidanza, che sembravano addirittura avvicinarsi alle pareti dell’utero per godersi meglio le coccole.
Lo sviluppo dell’autocoscienza
Secondo gli esperti, questa differenza di risposta sarebbe dovuta alla
maturazione del sistema nervoso centrale e potrebbe indicare l’emergere di un’autocoscienza propriocettiva da parte del piccolino, cioè la capacità riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio, che si svilupperebbe entro il terzo trimestre.
I feti sentono anche la musica
Non solo carezze. A partire dalla sedicesima settimana di gravidanza, i feti iniziano a reagire anche agli stimoli musicali esterni aprendo la bocca come se volessero cantare e muovendo braccia e gambe (qui puoi vedere il video che lo testimonia).
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