BambiniPediatria

Il sonnambulismo è una questione di famiglia

Nella maggior parte dei casi viene ereditato da mamma e papà

Le passeggiate notturne nel bel mezzo del sonno sono spesso un “vizio” di famiglia ereditato da mamma e papà. E’ quanto rivela uno studio condotto su quasi 2.000 bambini presso il Centro per la Ricerca Avanzata sulla Medicina del Sonno dell’Ospedale del Sacro Cuore di Montreal, in Canada.

I risultati, pubblicati sulla rivista JAMA Pedriatics, dimostrano che il 29% dei bambini di età compresa fra i 2 e i 13 anni ha sperimentato almeno un episodio di sonnambulismo: il disturbo è meno frequente nell’età prescolare, e poi sale in maniera costante fino ai 10 anni.

Gruppo San Donato

Alla base c’è una forte componente ereditaria: i bambini che hanno entrambi i genitori sonnambuli sviluppano lo stesso disturbo nel 61% dei casi. La percentuale scende al 47% nei bambini che hanno un solo genitore sonnambulo, e al 22% per quelli che non hanno nessun genitore sonnambulo.

Lo studio rivela inoltre uno stretto legame tra sonnambulismo e terrore notturno, una particolare anomalia (nota come parasonnia) che si manifesta nei bambini durante le prime fasi del sonno con improvvise crisi di terrore accompagnate da tachicardia, movimenti agitati, urla e pianti. Stando ai risultati dell’indagine, i bambini che sperimentano crisi di terrore notturno entro i 3 anni e mezzo di vita hanno un rischio più elevato di diventare sonnambuli a partire dai 5 anni.

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio