Mamme e papà non devono tormentarsi più di tanto. Il meccanismo che innesca il singhiozzo nei bimbi è lo stesso che lo genera negli adulti. «Si tratta di uno spasmo incontrollato del diaframma, più frequente nei piccoli semplicemente perché i loro meccanismi di controllo sono ancora immaturi», spiega Flavia Indrio, pediatra gastroenterologo e neonatologa dell’Università di Bari.
Le cause
«La contrazione del diaframma nei neonati può essere causata da diversi motivi. Il principale è un’alimentazione rapida e vorace, tipica dell’allattamento. Quando i bimbi succhiano velocemente, il loro stomaco si riempie all’improvviso creando un meccanismo riflesso sul diaframma e loro iniziano a singhiozzare».
Può funzionare da autodifesa del corpo
Oltre a essere comune e fisiologico, il singhiozzo può avere addirittura una funzione protettiva. «Ogni tanto può innescarsi come meccanismo anti-rigurgito. Nei neonati il diaframma aiuta a chiudere il passaggio tra lo stomaco e l’esofago, dato che lo sfintere esofageo inferiore non è ancora ben formato», sottolinea l’esperta.
Come devono comportarsi i genitori?
«Non devono fare nulla. Non solo perché non c’è nessun metodo che funzioni e che sia stato dimostrato scientificamente, ma anche perché il singhiozzo, ogni tanto, è necessario all’organismo del piccolo», spiega Indrio. Dimenticate quindi il cucchiaino di acqua tiepida, il solletico sotto il naso o il massaggino sulla schiena, tipici consigli della nonna per eliminare il singhiozzo. Magari funzionano, ma non sono necessari. I genitori devono preoccuparsi solo quando dura più di un’ora. «In questo caso, potrebbe essere il campanello d’allarme di reflusso gastroesofageo o di gravi patologie neurologiche», spiega l’esperta. Accade raramente che il singhiozzo si prolunghi per così tanto tempo, ma, se accade, è meglio consultare subito il pediatra.
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