Sbalzi di temperatura, pioggia e vento che si alternano a giornate di sole. La primavera mette a dura prova le nostre orecchie, soprattutto quelle dei bambini. In questi giorni, infatti, si sta vivendo una vera e propria impennata del cosiddetto mal d’orecchie di primavera, che sta colpendo in particolare i bambini che frequentano la scuola materna e le elementari.
Quando i bambini prendono un raffreddore, oppure l’influenza o un’allergia, la tromba di Eustachio, all’interno dell’orecchio, si chiude e genera un accumulo di secrezioni che, per la presenza di virus o batteri si trasforma in un’infezione abbastanza estesa. Il sintomo principale si manifesta con l’arrossamento della membrana del timpano che, si gonfia e genera un dolore fitto ed insopportabile. Spesso l’orecchio si ottura e si riduce anche la capacità uditiva. Nei casi più importanti, possono manifestarsi anche altri sintomi, come vertigini, febbre, perdita di equilibrio e dolorose fitte.
La prima cosa da fare è quella di recarsi il prima possibile da un otorino per cercare di risolvere immediatamente la situazione. Ci sono molti farmaci antinfiammatori capaci di far passare il dolore e attenuare il gonfiore, che si possono somministrare quando non è possibile raggiungere velocemente lo specialista. Mai però dare gli antibiotici, senza che siano stati prescritti dal medico dopo un’attenta valutazione: non siamo in grado infatti di distinguere l’otite da l’otalgia, che è invece un dolore alle orecchie, dovuto principalmente ad altre cause, come ad esempio a una carie o a problemi alle tonsille.
Se invece l’otorino verifica che l’otite è purulenta occorre l’antibiotico e occorre prenderlo subito. Se lasciamo passare troppi giorni si può arrivare anche alla perforazione della membrana del timpano. Non si tratta di un foro, come si potrebbe pensare, ma di
una crepa. Solo se l’otite perforata viene trascurata diventa cronica, e si produce un buco.
Ma come evitare di ammalarsi?
Attenzione ai colpi di freddo. In primavera tendiamo a non usare il cappello, che invece, magari in cotone leggero, deve essere indossato con vento e dopo un allenamento.
Attenzione ai bastoncini cotonati. Se usati nel modo sbagliato, i cotton fioc possono generare un trauma e danneggiare il condotto uditivo interno.
Attenti al caldo. Quando l’aria calda entra nell’orecchio può alterare la composizione e il normale funzionamento del cerume, provocando un tappo.
Umidità. La stessa cosa avviene con l’umidità. Quindi è fondamentale asciugare molto bene l’orecchio, quando vi lavate testa e collo.
Cloro. Usato per disinfettare l’acqua delle piscine, viene utilizzato in abbondanza nei periodi di maggiore affollamento e riduce l’acidità dell’epitelio di rivestimento, che è un mezzo di difesa dalle infezioni.
Sapone. Danneggia l’orecchio nello stesso modo del cloro. Il consiglio è quello di non lavare mai l’interno delle orecchie.
Auricolari. Questi strumenti facilitano la penetrazione di batteri nell’orecchio. Inoltre il volume alto può provocare danni anche irreversibili alla capacità uditiva.
Francesco Bianco
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