Lo scrittore irlandese George Bernard Shaw amava definire sarcasticamente gli scout come dei «bambini vestiti da cretini, guidati da cretini vestiti da bambini», ma probabilmente si sarebbe rimangiato ogni singola parola se avesse saputo che diventare un lupetto o una coccinella da piccoli aiuta ad avere una salute mentale più forte da adulti.
Lo hanno scoperto gli esperti dell’Università di Edimburgo e Glasgow, in Scozia, analizzando i dati clinici di oltre 10.000 britannici nati nel 1958 e monitorati dalla culla fino all’età adulta nell’ambito del grande progetto di ricerca “National Child Development Study”.
I risultati dello studio, pubblicati su Journal of Epidemiology and Community Health, dimostrano che le persone che hanno preso parte alle attività degli scout hanno una migliore salute mentale al traguardo dei 50 anni.
Circa un quarto delle persone prese in esame nello studio erano state arruolate negli scout, e a distanza di decenni da quell’esperienza hanno dimostrato di avere un rischio di soffrire di ansia o disturbi dell’umore più basso del 15% rispetto ai coetanei.
Secondo i ricercatori, questo sarebbe l’effetto benefico delle attività tipiche degli scout, che spingono i ragazzi a fare lavoro di squadra e ad impegnarsi per risolvere problemi, facendo tanto movimento all’aria aperta. Questo mix aiuterebbe ad aumentare la sicurezza in se stessi, l’autostima e la capacità di gestire gli eventi stressanti della vita di tutti i giorni.
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