I bambini obesi hanno rischi molto simili a quelli degli adulti obesi, per quanto riguarda cardiopatie e diabete. Il nuovo allarme arriva dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e si basa su uno studio condotto su più di 5.700 bambini tra i due e i sei anni di età, pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics.
Tra il 2011 e il 2012 tutti i bambini sono stati visitati dai pediatri della Federazione italiana medici pediatri (FIMP): il 10%, cioè circa 600 bambini nell’ultimo anno ha sviluppato obesità e sovrappeso, e su 219 sono stati condotti esami approfonditi: i test hanno rivelato che quasi il 40% ha avuto almeno un'alterazione come la pressione alta, colesterolo alto, glicemia elevata o bassi livelli di colesterolo "buono". In circa un terzo dei bambini è stata riscontrata steatosi epatica non alcolica o un accumulo di depositi di grasso nel fegato. Queste alterazioni dei valori metabolici, negli studi condotti sugli adulti sono state collegate a un aumento del rischio di malattie cardiache e diabete.
In definitiva lo studio ha dimostrato che le alterazioni metaboliche legate all'obesità sono presenti già in età prescolare, nonostante i bambini siano in sovrappeso o obesi da poco tempo. “Vorremmo far comprendere ai genitori di questi piccoli pazienti che ci troviamo già di fronte a una patologia ed è necessario intervenire” spiega in questa intervista Melania Manco, ricercatrice di Malattie Multifattoriali e Fenotipi Complessi del Bambino Gesù. “E’ necessario intervenire con una dieta sana e con l’esercizio fisco per permettere a questo quadro patologico di rientrare. Farlo ora significa far rientrare il quadro patologico al 100%, lasciare invece il bambino a se stesso probabilmente vuol dire farne un malato cronico da adulto”.
