Restano farmaci essenziali per combattere malattie che possono avere anche conseguenze fatali. Vanno però usati solo e soltanto quando un medico li prescrive e nel modo in cui li prescrive. Si può incorrere in diversi rischi, quando non si seguono queste regole. La prima e più immediata è che la terapia non sia efficace. La seconda, particolarmente insidiosa, è lo sviluppo della temibile antibiotico resistenza, che è una delle principali emergenze sanitarie mondiali. Il nostro Paese ne è particolarmente colpito.
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Antibiotici durante l’infanzia: il nuovo studio
Ora una nuova ricerca della Uniformed Services University nel Maryland negli Stati Uniti aggiunge un nuovo problema. Gli antibiotici comunemente prescritti ai bambini possono aumentare il rischio di allergie più tardi. Il motivo? Questi farmaci possono colpire la flora intestinale dei bambini. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA Pediatrics. I ricercatori in forza all’ateneo nord americano hanno scoperto che alcuni antibiotici, tra cui le penicilline, le cefalosporine, i sulfamidici e i macrolidi, possono impennare il rischio di sviluppare allergie, come quelle alimentari, l’asma o le dermatiti.
Antibiotici durante l’infanzia: 800.000 bambini monitorati
I ricercatori hanno analizzato di dati di quasi 800.000 bambini nati tra il 2001 e il 2013. Si tratta di ragazzini che partecipano al programma TRICARE, che si occupa della salute dei figli dei militari in servizio nell’esercito degli Stati Uniti. Il team di ricerca ha esaminato quali bambini avessero assunto antibiotici nei loro primi sei mesi di vita. Successivamente hanno indagato sui bambini che hanno manifestato in seguito i sintomi di un’allergia.
Antibiotici durante l’infanzia: i risultati dello studio
Nel confrontare i dati, gli esperti hanno capito che esiste un legame tra l’assunzione di antibiotici nei primi mesi di vita e lo sviluppo di allergie. Dal punto di vista delle percentuali, le probabilità di sviluppare allergie alimentari sale dell’8%, di asma addirittura del 47 per cento.
Il ruolo del microbioma
Uno dei motivi per cui potrebbe esserci questo legame è dato dal fatto che il microbioma, soprattutto quello intestinale, gioca un ruolo cruciale nelle nostre difese immunitarie. Com’è noto gli antibiotici uccidono tutti i batteri e non solo quelli cattivi, ma anche i famosi batteri buoni. Questi batteri buoni, tra le altre cose, aiutano proprio a proteggerci dalle allergie.
I limiti dello studio
La ricerca è osservazionale. Questo significa che i ricercatori si sono limitati a osservare il legame tra antibiotici e allergie. Non ne hanno ancora indagato le cause. Quindi in realtà potrebbe essere che i bambini che hanno un maggior rischio di sviluppare allergie, siano anche più a rischio di infezioni batteriche, che richiedono l’uso di antibiotici.
I genitori devono sapere che questo studio dimostra un legame, ma non necessariamente il legame è di quelli causa-effetto. Quindi se loro figlio necessita una terapia antibiotica per combattere un’infezione batterica devono seguire il consiglio del medico e far assumere al bambino l’antibiotico prescritto.
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