Sembrava sconfitto, e invece è ritornato. Il batterio Haemophilus influenzae di tipo B (Hib), che si riteneva ormai debellato da anni grazie alla vaccinazione, è tornato a colpire. Lo ha fatto a Roma, dove tre lattanti di 2, 3 e 5 mesi sono finiti all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: uno di loro è ricoverato in terapia intensiva in condizioni critiche. In alcuni casi, infatti, l’infezione da Hib può evolvere in forme gravi, dette forme invasive, tra le quali è presente anche la meningite.
Si tratta di un batterio “vecchio”
Per trovare altri casi simili in Italia bisogna andare indietro nel tempo: nel 2003 ci furono cinque casi, uno soltanto nel 2012. «Per questa malattia c’è un vaccino specifico che protegge i bambini – sottolinea Alberto Villani, Responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù – perciò riteniamo che la recrudescenza dei casi sia legata al calo delle vaccinazioni. In mancanza di vaccinazione, infatti, il batterio responsabile circola di più e, conseguentemente, colpisce in misura maggiore».
Vaccinazioni disponibili
Per difendere i più piccoli dal batterio Haemophilus influenzae di tipo B c’è l’apposito vaccino contenuto nell’esavalente, che comprende 4 vaccini obbligatori per legge (difterite, tetano, epatite B, poliomielite) e due vaccini non obbligatori, ma fortemente consigliati (pertosse e, appunto, l’Haemophilus influenzae di tipo B). Per tutte le altre forme di meningite – le più frequenti – causate dallo pneumococco e dai ceppi principali (A, B, C, Y, W 135) del meningococco, sono disponibili altri vaccini specifici.
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