Pile, bottoni, palline, ciondoli e piccole parti di giocattoli: con l’intento di esplorare e conoscere il mondo che li circonda, portandosi qualsiasi cosa alla bocca, i bambini si espongono però al rischio di inghiottire accidentalmente oggetti che possono togliere il respiro. Un incidente potenzialmente fatale, se chi li sorveglia non sa come intervenire. Imparare poche e semplici mosse anti-soffocamento può essere salvavita: ecco perché il Ministero della Salute dedica una giornata, il 23 aprile, alle manovre di disostruzione pediatrica in collaborazione con Trenta Ore per la Vita Onlus, che per l’occasione promuove un corso online per insegnare a genitori, nonni, tate, operatori scolastici e tutti i cittadini a liberare le vie aeree dei più piccoli.
È nella fascia tra i 12 e i 36 mesi che si verifica più frequentemente questo incidente domestico, ma anche nei primi mesi di vita i rischi non mancano. L’attenzione di mamme e papà è spesso rivolta ai piccoli oggetti che possono finire nella gola del bambino, ma è il cibo a causare l’86 per cento dei casi di soffocamento. Gli esperti insegnano a riconoscere gli alimenti più temibili: sono piccoli, rotondi (come un chicco d’uva) o a forma cilindrica (come wurstel, mozzarelline o carote a fette), sono appiccicosi e si sfilacciano aderendo alle mucose (come il grasso del prosciutto crudo o i finocchi) e hanno consistenza solida anche quando tagliati a pezzetti (come pere o biscotti). Per pappe sicure, meglio quindi sminuzzare per bene questi alimenti.
Fare attenzione a oggetti e cibi, però, in alcuni casi può non essere sufficiente. Ecco quindi come intervenire in caso di incidente, mantenendo la calma, per liberare le vie aeree del bambino: lo spiegano i volontari della Croce Rossa Italiana in questo video.
CP
28/04/2015