Il mare e il sole fanno bene a bambini e ragazzi ed è molta diffusa l’idea che una vacanza al mare porti benefici a chi si soffre di disturbi respiratori, primo fra tutti quello causato dalle adenoidi ingrossate. È soltanto una credenza popolare o il clima marino ha veramente effetti benefici? Ci toglie ogni dubbio Adima Lamborghini, pediatra della Asl di Teramo e componente del Comitato Scientifico della Federazione Italiana Medici Pediatri (puoi chiederle un consulto qui).
Adenoidi: perché nel bambino sono spesso fonte di disturbo?
Le adenoidi sono un tessuto linfatico che si localizza nella parte posteriore della faringe (dietro al naso) e la loro funzione è di proteggere le vie aeree superiori. Questi organi sono soggetti a stimoli infettivi e per questa ragione spesso s’ingrossano, soprattutto nei bambini, determinando una ostruzione del passaggio di aria, difficoltà di respirazione nasale ed episodi di russamento. La ragione è che nei più piccoli è presente una iperattività degli organi linfatici, che sommata allo spazio ristretto dove sono confinate le adenoidi, causa più facilmente l’ostruzione. Dopo i 5-6 anni si verifica una involuzione spontanea, fino a ridursi quasi totalmente nell’età adulta.
Il mare dà sollievo a chi soffre di adenoidi ingrossate o è soltanto una credenza popolare?
Non esistono studi o ricerche che abbiano misurato la condizione clinica dei soggetti con adenoidi ingrossate prima e dopo una permanenza al mare, però gli effetti benefici del clima marino sulle vie respiratorie superiori, e in particolare della salsedine, sono accertati da tempo. Un ambiente iper saturo di sali, ricchi di minerali, fa bene alla respirazione, quindi non è soltanto una credenza popolare che il mare dia sollievo a quanti soffrono di adenoidi ingrossate.
Ad esempio è stato osservato che nei paesi dell’Est dove sono presenti molte miniere di sale, i minatori hanno una evidente riduzione dei disturbi legati alle vie respiratorie alte.
Qual è il beneficio?
I primi giorni di permanenza al mare si evidenzia un aumento delle secrezioni nasali, questo perché l’acqua salata ha un effetto fluidificante sulla mucosa nasale. Anche l’aria del clima marino, satura di salsedine, determina un effetto decongestionante simile alle acque salate ipertoniche che si trovano in commercio e che sono consigliate nei casi di disturbi legati alla respirazione nasale.
È sufficiente che i bambini facciano il bagno e possano svolgere attività all’aria aperta affinché ci sia un miglioramento della condizione respiratoria generale. L’importanza di stare all’aria aperta, al mare ma anche in montagna, ha un effetto non soltanto curativo, ma anche preventivo sui disturbi respiratori e aiuta a mantenere sane le vie aeree superiori.
Il clima marino è indicato anche per altri disturbi delle vie aree superiori?
È stato dimostrato che le soluzioni saline sono in grado di disgregare i biofilm, che funzionano da rivestimenti dei batteri e li rendono meno attaccabili dagli antibiotici. L’attività fluidificante e decongestionante dell’acqua marina ha effetti benefici sulle infezioni delle alte vie respiratorie in cui i biofilm sono particolarmente importanti: la rinosinusite e le otiti (se vuoi saperne di più sulle otiti che provocano il mal d’orecchio, leggi qui). I benefici e il sollievo che ne consegue sono riscontrabili fin dai primi giorni di soggiorno al mare.
Adenoidi: quando si devono togliere?
L’intervento chirurgico di asportazione delle adenoidi, l’adenoidectomia, è più raro di un tempo quando si tendeva ad asportarle insieme con le tonsille (per saperne di più su questo intervento, leggi qui). Questo intervento è oggi indicato soltanto nei casi più gravi, quando cioè il loro ingrossamento e relativa infiammazione causa apnee notturne di una certa entità e quando la respirazione prevalentemente orale che ne consegue, determina problemi ricorrenti alle basse vie respiratorie come bronchite e polmonite.
Eliana Canova
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