Come ogni anno, in oltre 6000 piazze italiane, è possibile adottare la bambola di pezza dell’Unicef. Per portare a casa la Pigotta è necessario un contributo di 20 euro, con i quali un bambino di un Paese africano potrà ricevere un kit salvavita ed essere assistito e curato nel corso della sua crescita. Ogni bambola dà vita a un cerchio di solidarietà che lega chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile.
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Unicef promuove l’allattamento al seno
E la vita di tutti i bambini, di qualunque parte del mondo, è sempre stata la prima preoccupazione dell’Unicef. Tramite progetti e campagne l’associazione opera anche a livello nazionale tramite ospedali e comunità “amiche dei bambini”, al fine di incentivare un diritto naturale e salutare: l’allattamento al seno, di cui ne parla esplicitamente l’art. 24 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’Ospedale San Raffaele di Milano riconosciuto come “amico dei bambini”
L’Unicef, infatti, promuove l’allattamento al seno in tutto il mondo: sono ben 157 gli Stati nei quali Unicef e OMS hanno certificato circa 23.000 “Ospedali amici dei bambini”. Tra questi in Italia, l’Ospedale San Raffaele di Milano ha appena ricevuto la certificazione per aver promosso, protetto e riconosciuto l’allattamento come elemento fondamentale per la salute di mamma e neonato. Un riconoscimento di cui andare orgogliosi e del quale ce ne parlano meglio l’Amministratore Delegato Elena Bottinelli e Graziano Barera, Primario UO Pediatra e UO Neonatologia e Patologia neonatale.
Cinzia Galleri
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