Dà sollievo in estate, quando il caldo e l’afa diventano insopportabili soprattutto per i malati, gli anziani e i bambini. Ma se non è utilizzata nel modo corretto può diventare dannosa per la salute. Stiamo parlando dell’aria condizionata, cruccio o delizia di ambienti domestici e di lavoro. Per beneficiare al meglio delle sue proprietà abbiamo chiesto consiglio a Alessandro Zanasi, dirigente medico di malattie dell’apparato respiratorio all’Unita operativa di Pneumologia e terapia intensiva respiratoria all’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna ed esperto in tosse
Aria condizionata: qualcuno la odia, qualcuno la ama…
Come in tutte le cose occorre usare buon senso. L’aria condizionata, d’estate, è un valore aggiunto, che dà sollievo in situazioni critiche come ospedali o ambienti di lavoro. Ma va utilizzata in maniera intelligente altrimenti si può trasformare in un problema per la nostra salute.
Il pericolo sta negli sbalzi di temperatura
Per prima cosa bisogna evitare gli sbalzi di temperatura che sono deleteri per il nostro organismo e possono provocare sindromi da raffreddamento improvvise. Per ovviare a questo problema non si devono superare i cinque, sei gradi di differenza tra la temperatura esterna e quella impostata sul condizionatore.
Evitate di puntarvi il getto dell’aria addosso
L’altro accorgimento riguarda il getto dell’aria condizionata che non deve mai essere diretto. Inoltre, quando si entra in un ambiente condizionato come ad esempio un centro commerciale o un ufficio, è bene dare al proprio corpo il tempo necessario per acclimatarsi evitando di sostare nei punti maggiormente refrigerati.
Ma il vero problema riguarda la manutenzione degli apparecchi. Perché?
Seguire le poche e semplici regole per evitare malanni legati al cattivo utilizzo dell’aria condizionata non è sufficiente. Alla base ci deve essere una corretta manutenzione dell’apparecchio e in particolare la pulizia dei filtri dell’aria che vanno cambiati spesso e sottoposti a controlli periodici.
Filtri puliti sempre
I filtri si possono trasformare in veri e propri centri di crescita, e in seguito di distribuzione, di germi e di sostanze irritanti. I prodotti che si formano nei condizionatori possono creare episodi allergici nei soggetti predisposti, come ad esempio gli asmatici. L’apparecchio malfunzionante, i filtri sporchi e i contenitori di liquidi possono diventare serbatoi di batteri che vengono nebulizzati nell’aria: in tal modo il soggetto che stazione nell’ambiente è sottoposto a un vero e proprio aerosol di germi e sostanze nocive.
Periodicamente si manifestano casi di Legionella e la colpa ricade anche sui condizionatori.
Il batterio della Legionella è uno dei più pericolosi tra quelli che si possono annidare nei sistemi di aria condizionata, che in questo caso fungono da vettore di distribuzione. La Legionella si è manifestata per la prima volta nell’estate del 1976 negli Stati Uniti. I sintomi della Legionella sono febbre e mal di testa che si possono trasformare in polmonite.
Quali sono i disturbi più frequenti causati da uno scorretto utilizzo dell’aria condizionata?
Si va dal semplice mal di gola alla tosse causata dalle sostanze nebulizzate nell’aria. E poi mal di testa e torcicollo. Non sono rari anche dolori osteoarticolari e forme di patologie intestinali come la dissenteria e i crampi allo stomaco. Questo perché il getto d’aria fredda determina una vasocostrizione. Le irritazioni agli occhi colpiscono soprattutto i soggetti allergici. La Sick building syndrome colpisce gli ambienti di lavoro nei quali si utilizzano condizionatori: è una sintomatologia strisciante che colpisce il 15/20 per cento delle strutture lavorative e da luogo a emicrania, stanchezza, tosse e ostruzione nasale.
Come si possono prevenire questi disturbi?
Con una corretta pulizia degli apparecchi e mi riferisco sia a quelli domestici sia a quelli ubicati nelle automobili: il principio è lo stesso. L’aria condizionata migliora la qualità della vita, ma a patto che crei un ambiente sano ed equilibrato. Se si può scegliere, comunque, meglio preferire un climatizzatore a un condizionatore perché oltre a rinfrescare, deumidifica anche. Oltre il 70 per cento l’umidità inibisce progressivamente la sudorazione, e la mancata sudorazione non consente il fisiologico raffreddamento del corpo, facendo percepire a parità di temperatura un caldo maggiore.
Aggiornato al 18 maggio 2017
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