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Non ti pulisci la lingua
ogni giorno
Oltre ai problemi legati a denti e gengive, la principale causa del cattivo alito è la mancata pulizia della lingua, dove ristagnano molti batteri. Anche se esiste l’apposito strumento pulisci lingua, è sufficiente passare gentilmente lo spazzolino da denti sulla lingua la mattina e la sera prima di andare a letto.
Parli troppo
Tutto quello che disidrata la bocca fa aumentare il rischio di alito cattivo, perché la saliva aiuta a pulire la bocca dai batteri che causano l’odore sgradevole. Ecco perché l’alito è sicuramente peggiore al mattino: il flusso della saliva è ridotto quando dormiamo. Allo stesso modo quando parliamo, entra aria nella bocca, seccandola. Il segreto? Esistono anche spray che aiutano ad avere la bocca idratata, ma è sufficiente bere acqua.
Ti stressi troppo al lavoro
Anche lo stress colpisce la produzione di saliva, riducendola. Una recente ricerca della Medical University di Sofia in Bulgaria ha scoperto che lo stress crea un habitat favorevole per i batteri che causano l’odore sgradevole. Così se stiamo vivendo un periodo troppo stressante dobbiamo stare ancora più attenti alla pulizia dei denti.
Salti i pasti
Mangiare migliora l’alito, perché stimola la produzione di saliva e rimuove il cibo e i batteri dalla bocca. Diversi studi della Clinica Dentale dell’Università di Berna hanno scoperto che dopo mangiato l’alito cattivo sta lontano dalle nostre bocche per almeno due ore e mezza. Se scegliamo di mangiare fibre il periodo è anche più lungo. Una dieta con troppe proteine invece può essere causa di alito cattivo.
Hai i calcoli alle tonsille
Si chiamano tonsilloliti, ma anche calcoli tonsillari o pietre tonsillari, e sono formazioni solide composte da batteri, muco, cellule morte, globuli bianchi e residui di cibo, tutti tenuti insieme da vari minerali. La loro caratteristica? Emanano un odore sgradevole, causato dai gas solforati prodotti dai batteri al loro interno. Generalmente colpiscono chi soffre spesso di tonsilliti. Di solito sono molto piccoli e basta un antibiotico per eliminarli. Quando diventano grandi, vanno rimossi chirurgicamente.
Hai l’Helicobacter pylori
Questo batterio è presente nello stomaco del 40% di tutti noi. È comunemente collegato allo sviluppo di ulcera. Uno studio del 2015 della Peninsula School of Medicine and Dentistry di Plymouth nel Regno Unito ha scoperto che eradicare l’Helicobacter con gli antibiotici diminuisce sensibilmente l’alitosi in diverse persone. Questo batterio produce composti sulfurei che alterano l’odore del fiato.
Hai la sinusite
Chi soffre di sinusite cronica, è colpito anche da alitosi. Il muco che rimane bloccato nelle cavità del viso infatti contiene proteine che nutrono i batteri responsabili dell’alitosi.
Potresti avere il diabete
L’alitosi può essere scatenata da alcuni composti chimici presenti nel sangue. Il diabete dà al respiro un odore dolciastro, dovuto ai corpi chetonici che si formano nel sangue e dai problemi a fegato e reni.
Controlla i tuoi farmaci
Alcuni farmaci sono collegabili allo sviluppo di alitosi. Questo avviene generalmente perché disidratano la bocca. Generalmente sono antidepressivi, antistaminici e medicine che constrastano l’ipertensione.
Soffri di alitofobia
Spesso siamo convinti di avere l’alito cattivo, ma non è vero. Una ricerca svolta in Belgio sulle cause dell’alitosi ha scoperto che il 16% di coloro che pensavano di avere un alito cattivo in realtà non ce l’avevano. In questi casi si parla di alitofobia. I segni per riconoscere chi ne soffre è la presenza quasi costante della mano davanti alla bocca quando parlano, evitare di avvicinarsi troppo alle altre persone e l’ossessione per l’igiene orale.
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