Bambini

Virus sinciziale: qual è l’impatto sulle famiglie?

Il primo studio sugli effetti per i genitori dimostra che le conseguenze sono molto importanti

Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) rappresenta una delle principali cause di ricovero nei bambini piccoli, soprattutto per le infezioni del tratto respiratorio inferiore come la bronchiolite e la polmonite. Proprio questo mese di novembre è partita la campagna per l’immunizzazione in tutte le regioni italiane.

Tuttavia, oltre agli effetti sui piccoli pazienti, questo virus ha un impatto significativo anche sulla vita delle famiglie coinvolte. Fino a poco tempo fa, le informazioni su come l’infezione da VRS influenzasse la qualità della vita dei genitori e sulla necessità di ospedalizzazione erano limitate. Lo studio ResQ Family, lanciato dalla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI), mira a colmare queste lacune, approfondendo gli effetti psicologici e pratici del ricovero per VRS sulle famiglie.

Gruppo San Donato

Studio ResQ Family: l’impatto del virus sinciziale sulle famiglie

Il progetto ResQ Family ha coinvolto 138 caregiver in quattro Paesi europei (Francia, Germania, Italia e Svezia), intervistati attraverso un questionario online durante la stagione VRS 2022/2023. Hanno partecipato genitori di bambini fino a 24 mesi di età, ricoverati in ospedale per almeno 12 ore a causa del VRS. I risultati hanno rivelato che la qualità di vita dei genitori è stata significativamente compromessa, con effetti duraturi anche nelle settimane successive al ricovero.

  • Età media dei pazienti: 3 mesi, con il 61% dei bambini nati a termine.
  • Durata media del ricovero: 6 giorni.
  • Interventi medici: Il 94% dei bambini ha richiesto monitoraggio della frequenza cardiaca e della respirazione, l’80% ossigeno supplementare, e alcuni ventilazione meccanica.

Le conseguenze dell’ospedalizzazione da VRS: l’impatto del virus sinciziale sulle famiglie

L’ospedalizzazione di un bambino per infezione da VRS non influisce solo sul piccolo paziente, ma su tutta la famiglia. Lo studio evidenzia che oltre il 90% dei genitori ha manifestato preoccupazioni per la salute dei propri figli, insieme a sentimenti di stress, senso di colpa e solitudine. Inoltre, molti hanno riportato difficoltà nel conciliare le responsabilità familiari e professionali.

  • Calamità professionale: Il 40% dei genitori ha subito un calo di produttività durante il ricovero del figlio, con una media di 29 ore di lavoro perse.
  • Sfide logistiche e finanziarie: Per quasi due terzi dei caregiver, la distanza dall’ospedale e i costi associati hanno aumentato il livello di stress.

Italia: mancanza di informazione e supporto per i genitori

I risultati indicano che i genitori italiani hanno percepito un supporto insufficiente rispetto ai caregiver di altri Paesi. Il 46% degli italiani ha riferito di non aver ricevuto informazioni adeguate sulle misure protettive per il VRS, mentre il 79% ha affermato di non essere stato informato sui servizi di supporto psicologico disponibili.

La Professoressa Raffaella Nenna dell’Università La Sapienza di Roma, coinvolta nello studio, afferma: «I genitori dovrebbero essere più informati sul VRS e sulle misure preventive disponibili per ridurre le gravi conseguenze per il bambino e la famiglia».

L’importanza di una prevenzione universale per il VRS

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di una prevenzione del VRS universale, raccomandata da numerose Società Scientifiche italiane, riunite nel Board del Calendario per la Vita. Gli esperti suggeriscono che una campagna nazionale di immunizzazione e maggiori risorse informative possono ridurre sia l’incidenza delle infezioni gravi sia lo stress sulle famiglie.

Secondo l’avvocato Martina Bruscagnin, presidente di Vivere ETS: «È necessario aumentare la consapevolezza sul virus VRS, sulla sua prevenzione e sui suoi effetti, specialmente per i neonati e i prematuri, più vulnerabili al VRS. Auspichiamo una campagna di immunizzazione uniforme in Italia».

Informazioni sul virus respiratorio sinciziale (VRS)

Il VRS è un virus molto contagioso e una delle cause principali di bronchiolite e polmonite nei bambini. Ogni anno, circa 33 milioni di infezioni del tratto respiratorio inferiore nei bambini sotto i 5 anni sono attribuite al VRS, con oltre 3 milioni di ricoveri a livello mondiale. Nonostante la maggior parte delle infezioni sia lieve, alcuni bambini sviluppano forme gravi che richiedono trattamenti intensivi. Inoltre, il VRS può avere conseguenze a lungo termine, come respiro sibilante ricorrente e asma.

Conclusione

Il Virus Respiratorio Sinciziale rappresenta non solo una sfida per la salute dei bambini, ma un notevole fattore di stress per le famiglie. Lo studio ResQ Family evidenzia l’importanza di una maggiore prevenzione e di un supporto concreto ai caregiver, sottolineando il bisogno di campagne informative e misure di protezione più efficaci.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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