I vaccini contengono ingredienti pericolosi: FALSO
I vaccini contengono:
– l’antigene, cioè il virus o il batterio attenuato o inattivato.
– Acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile.
– Conservanti, come sali di alluminio che stimolano la risposta immunitaria.
– Albumina e gelatina.
– Piccolissime dosi di antibiotico per prevenire la crescita batterica.
Dal 2002 non si usano più conservanti a base di mercurio.
I vaccini sono quindi molto sicuri. Provocano reazioni allergiche solo in un caso ogni 2 milioni di somministrazioni.
I vaccini causano l’autismo: FALSO
Non esiste alcuno studio scientifico che dimostri questa affermazione. L’unico che sosteneva questa affermazione è stato smentito da qualsiasi università e istituto di ricerca. Era stato condotto dal medico inglese Andrew Jeremy Wakefield, solo che si scoprì che era stato pagato per alterare i risultati al fine di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Inoltre si scoprì che Wakefield aveva brevettato un sistema di vaccini separato per sostituire il trivalente che aveva additato come causa dell’autismo. Per questi motivi il medico è stato radiato dall’ordine dei medici britannico.
Meglio l’infezione naturale: FALSO
I vaccini non sono contro natura, anzi: agiscono proprio utilizzando i meccanismi di difesa naturali, stimolando una risposta immunitaria capace di produrre anticorpi. Il vaccino permette quindi di proteggersi dalle malattie infettive senza andare incontro alle complicanze, che nel mondo uccidono tre milioni di bambini ogni anno. Ad esempio il morbillo causa l’encefalite in un bambino ogni mille colpiti e la morte di due ogni mille. Il vaccino può causare una reazione allergica in un bambino ogni 2 milioni. Duemila volte di meno, una percentuale che non dà spazio ad alcuna discussione.
I vaccini in un’unica puntura sono dannosi: FALSO
Il nostro sistema immunitario riconosce e risponde a un enorme numero di antigeni. Ogni bambino avrebbe in linea teorica la capacità di rispondere a circa 10.000 vaccini contemporaneamente.
Indeboliscono il sistema immunitario: FALSO
Fin dalle prime ore di vita il nostro sistema immunitario produce anticorpi contro le migliaia di virus che incontra. Come si diceva prima un bambino può rispondere a circa 10.000 vaccini contemporaneamente. Oggi iniettiamo “solo” 14 antigeni: una quantità irrisoria per il nostro sistema immunitario.
Le malattie infettive stanno scomparendo: FALSO
Le malattie infettive stanno scomparendo proprio grazie alle vaccinazioni, non certo grazie ai migliori livelli delle condizioni igieniche ed economiche. Ad esempio la poliomielite è stata endemica in Europa anche durante il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta. Solo dopo l’introduzione del vaccino anti-polio la malattia è praticamente scomparsa.
Allora non vaccino mio figlio: SBAGLIATO
Bisogna sempre essere allerta. Ad esempio la scomparsa del vaiolo, malattia che uccideva 5 milioni di persone al mondo, è dovuto ai vaccini, ma per altre patologie c’è ancora molto da fare, perché nel mondo ci sono ancora dei focolai.
Inutile il vaccino contro l’influenza: FALSO
L’influenza è una delle malattie infettive più diffuse: ogni anno solo in Italia colpisce tra i 5 e gli 8 milioni di persone, causando circa 8.000 morti all’anno. La vaccinazione è in grado proprio di ridurre le complicanze, le ospedalizzazioni e le morti. L’influenza si può prendere anche se vaccinati, perché da una parte occorrono due settimane prima che la protezione sia ottimale, dall’altra perché il virus cambia velocemente. Quindi qualche episodio c’è, ma su larga scala i dati evidenziano come il vaccino sia fondamentale nella riduzione dei casi più gravi.
Non proteggono il 100% dei vaccinati: VERO
Questa è un’argomentazione a favore dei vaccini, non certo contraria. Proprio perché i vaccini non hanno un’efficacia del 100%, bisogna mantenere percentuali di coperture vaccinali il più alto possibile. Più è alto il numero di persone immunizzate, più bassi saranno i tassi di trasmissione delle malattie. Questo vale anche per le persone che non hanno risposto in maniera efficace ai vaccini, la cosiddetta immunità di gregge, cioè l’immunità che si ottiene quando la vaccinazione di una parte della popolazione offre una protezione agli individui non protetti.
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