Si va verso un nuovo tassello nella campagna vaccinale contro Covid con l’efficacia del vaccino sui bambini tra i 5 e gli 11 anni. A questo punto ci si sta concentrando sull’efficacia del vaccini sui bambini tra i 5 e gli 11 anni. I dati sono assolutamente positivi. Dalle prime informazioni si scopre che il vaccino messo a punto dal colosso farmaceutico statunitense Pfizer e dall’azienda tedesca di biotecnologia BioNTech è efficace al 90,7 per cento sui bambini che abbiano un’età compresa fra i 5 e gli 11 anni.
L’Ema ha concluso che i benefici della somministrazione di Pfizer nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni superano i rischi, in particolare in quelli con condizioni che aumentano il rischio di Covid grave.
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Efficacia del vaccino sui bambini: la decisione definitiva il 26 ottobre
A rivelare la notizia un documento pubblicato dalla Food and Drug Administration, l’agenzia americana che regola il mercato dei farmaci negli Stati Uniti. La FDA sta esaminando tutti gli studi per capire se concedere o meno l’approvazione del vaccino anche per questi bambini. La decisione definitiva dovrebbe essere presa martedì 26 ottobre.
Già le sperimentazioni condotte da Pfizer e BioNTech il mese scorso avevano messo in luce come il vaccino per i bambini tra i 5 e gli 11 anni fosse sicuro e ben tollerato. I due colossi farmaceutici però erano rimasti vaghi sull’efficacia, non indicando alcuna percentuale. Si erano limitati ad affermare che la risposta immunitaria fosse robusta, come avviene nelle altre fasce d’età.
Efficacia del vaccino sui bambini superiore al 90 per cento
Nello studio trasmesso alla Food and Drug Administration i ricercatori avevano sottolineato che i bambini che avevano partecipato alla sperimentazione erano stati suddivisi in due gruppi. Al primo gruppo era stato somministrato un placebo, al secondo il vaccino. Nel primo gruppo si sono ammalati in sedici, nel secondo solo in tre. I partecipanti totali sono stati quasi 2.300. I ricercatori della Food and Drug Administration hanno evidenziato che l’efficacia è superiore al 90 per cento.
Iniezione con dose ridotta a un terzo
Fortunatamente nessuno dei bambini coinvolti, siano essi vaccinati o non vaccinati, hanno manifestato i sintomi gravi della malattia e non c’è stato alcun decesso. Gli effetti indesiderati della vaccinazione sono stati soprattutto il dolore nella sede in cui l’operatore ha fatto l’iniezione, quindi al braccio, un po’ di stanchezza e mal di testa. Nello studio sui bambini da 5 a 11 anni Pfizer/BioNTech hanno utilizzato una dose inferiore rispetto al vaccino originale. L’iniezione era solo di un terzo della dose comunemente iniettate alle altre categorie di persone.