Da anni molti centri di ricerca stanno cercando la causa o le cause della sindrome della morte in culla, tecnicamente chiamata sindrome della morte improvvisa del lattante o Sids, dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome. Si tratta di una delle condizioni più terrificanti per i genitori e più sconosciute per gli scienziati. Il ministero della Salute parla di 250 casi possibili all’anno.
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Cause della sindrome della morte in culla: ci sarebbero alterazioni del recettore della serotonina
Ora uno studio dell’Ospedale pediatrico di Boston negli Stati Uniti ha scoperto una possibile causa della Sids. I ricercatori hanno analizzato il tronco cerebrale di 70 neonati deceduti tra il 2004 e il 2011 negli USA. Si è scoperta un’alterazione del recettore della serotonina, importantissimo neurotrasmettitore, responsabile di tante reazioni metaboliche fondamentali.
La Sids resta la prima causa di morte nel primo anno di vita. Anche le autopsie svolte sui piccoli corpi non sono riuscite a darne una spiegazione, perché i bambini deceduti sono apparentemente sani. In realtà già una ricerca del 2017 dell’Università di Adelaide in Australia era arrivata a una conclusione simile, sostenendo che i neonati morti per Sids avessero una quantità anomala di serotonina.
Quali condizioni ci devono essere perché avvenga?
I ricercatori in forza al centro di ricerca statunitense hanno ribadito che occorrono tre condizioni contemporanee perché ci sia un evento di morte in culla:
- il bambino si trova in una situazione difficile per la posizione in cui dorme, come l’addormentarsi a pancia in giù o dorme con qualcuno;
- come succede spesso nel primo di anno di vita non ha ancora completamente sviluppato l’apparato cardiocircolatorio;
- ha difficoltà respiratorie per cause biologiche.
Cause della sindrome della morte in culla: servono nuovi approfondimenti. I consigli dei pediatri
Servono ora nuove ricerche per comprendere meglio i meccanismi che portano alla morte in culla. I risultati dello studio vengono definiti promettenti, ma non si comprende ancora cosa porti ad avere queste anomalie al recettore della serotonina 2A/C. I ricercatori concludono sostenendo che resta assolutamente primario continuare a seguire le regole del corretto sonno per i neonati. Tra il consiglio meno seguito dai genitori italiani c’è quello di non far dormire il neonato nel letto dei genitori.
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