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Covid 19: bambini e adolescenti contagiosi come gli adulti

Due ricerche mettono in luce il fatto che i più piccoli sarebbero contagiosi esattamente come gli adulti

Una delle cose che abbiamo imparato in questa pandemia è che generalmente i bambini hanno sintomi leggeri, speso sono addirittura asintomatici. Per questo motivo solo raramente sono sottoposti al tampone per verificare la loro positività al coronavirus che provoca Covid. Tra l’altro sta destando grande preoccupazione l’aumento dei casi della malattia di Kawasaki, che colpisce soprattutto i più piccoli e che alcuni pediatri collegano alla diffusione del nuovo virus. La situazione non fa che creare incertezza sul loro ruolo nella diffusione del virus. Ora due studi tornano a far crescere i dubbi. Bambini e adolescenti contagiosi come gli adulti? È importante dare una risposta a questa domanda per la riapertura delle strutture scolastiche a loro dedicate.

Capire quanto siano contagiosi i bambini e gli adolescenti è tutt’altro che banale. È importante capirlo per prendere decisioni sulla riapertura degli asili, dei centri estivi e delle scuole. Ancora più importante in Italia, dove molti nonni, che sono invece la popolazione più a rischio per le complicanze della malattia, generalmente si occupano di loro quando i genitori sono impegnati con il lavoro.

Gruppo San Donato

Bambini e adolescenti contagiosi: lo studio tedesco 

La prima ricerca è stata condotta dal dottor Christian Drosten, il virologo consigliere durante questa pandemia della cancelliera Angela Merkel. I ricercatori in forza all’Istituto di Virologia Charité dell’Università di Berlino hanno collaborato insieme ai colleghi del Centro per l’Evoluzione dei Patogeni del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Cambridge, in Gran Bretagna, e del Centro Tedesco per la Ricerca sulle Malattie Infettive.

Il team internazionale ha prelevato dei campioni biologici con i tamponi rino-faringei dal naso e la gola di 3.712 pazienti con Covid-19. I volontari sono stati divisi in tre gruppi a seconda della loro età: bambini, adolescenti e infine adulti.

I ricercatori hanno sottoposto tutti i tamponi alla reazione a catena della polimerasi inversa in tempo reale (RT-PCR). Si tratta di un procedimento che è in grado di rilevare  l’RNA virale. In pratica grazie a questo metodo si identifica la quantità di virus presente, determinante nella capacità di contagio.

Ebbene i risultati hanno dimostrato che la quantità di virus è paragonabile in tutte e tre le fasce d’età. Quindi il coronavirus si riproduce nello stesso modo nelle vie aeree di tutti i pazienti, a prescindere dalle loro età. La conseguenza è che, seppure i bambini e gli adolescenti vadano incontro solo in casi eccezionali alle terribili conseguenze di Covid-19, hanno la stessa capacità di contagio degli adulti.

La ricerca svizzera conferma quella tedesca

La seconda ricerca arriva invece dalla Svizzera. L’Università di Ginevra ha messo sotto osservazione campioni di muco prelevato dal naso e dalla gola di bambini e adolescenti che erano positivi a Covid-19. Successivamente hanno coltivato in laboratorio questi campioni di virus. I risultati, anche se solo solo preliminari, hanno confermato quelli dello studio tedesco. Di conseguenza il virus si replica allo stesso modo nelle vie respiratorie di tutti i pazienti. Bambini e adolescenti hanno quindi la stessa capacità di contagio degli adulti.

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