L’aspirina? Un’efficace arma di prevenzione. Uno studio del King’s College Hospital di Londra, pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha rivelato che l’acido acetilsalicilico a basso dosaggio aiuta a tenere lontana una delle complicazioni più gravi della gravidanza, la preeclampsia.
Cos’è la preeclampsia
In cosa può evolvere la preeclampsia?
Questo disturbo, che può provocare il distacco della placenta, un’insufficienza renale acuta, un edema polmonare e un’emorragia cerebrale, può evolversi in eclampsia, una condizione estremamente grave che si manifesta con scompenso cardiaco, dolori toracici importanti, edemi e crisi epilettiche. Può dare origine anche alla sindrome HELLP, che oltre a tutti i sintomi dell’eclampsia, presenta anche la comparsa di emolisi, cioè la rottura di globuli rossi che causa una forte anemia e una riduzione della quota piastrinica nel sangue, che espone la donna a emorragie. È una sindrome estremamente rara.
Lo studio del King’s College Hospital
I risultati
Un ottimo traguardo
La terapia con aspirina a basso dosaggio aveva già dimostrato di essere un’arma efficace per la prevenzione della preeclampsia, tanto da venire incoraggiata dai ginecologi stessi. Ora, con questo studio, si è scoperto che a beneficiare dell’acido acetilsalicilico in gravidanza non sono solo le donne sane ma anche quelle considerate ad alto rischio.
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