Crescono apparentemente sane nei primi mesi di vita, sviluppando le stesse abilità delle loro coetanee. Poi, solitamente intorno al secondo anno, qualcosa blocca il loro sviluppo e le fa regredire, fino a privarle della parola, dell’uso di mani e gambe, del controllo dei movimenti. Sono le “bambine dagli occhi belli”, chiamate così perché riescono a comunicare solo con lo sguardo a causa della Sindrome di Rett (SR), una rara malattia neurodegenerativa, di origine genetica, che colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile durante i primi anni di vita provocando ritardi nella crescita e gravi disturbi psicomotori.
In Italia è la seconda causa di ritardo mentale nelle bambine, con un’incidenza stimata di circa 1 su 10.000 nati femmina.
Per arrivare il prima possibile a una cura, l’Associazione Italiana Sindrome di Rett Onlus (AIRETT) lancia la campagna “Sostieni il futuro delle bimbe dagli occhi belli”. Fino al 4 ottobre sarà dunque possibile inviare un sms solidale al 45504: il ricavato sarà destinato a sostenere la ricerca su un nuovo e promettente trattamento farmacologico contro la Sindrome di Rett.
Per maggior informazioni, www.airett.it.
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