Sono 1,2 milioni gli italiani che soffrono di Alzheimer. Ma, stando a quanto riporta il World Alzheimer Report 2015 (l’analisi annuale che studia prevalenza, incidenza, costi e dati di tendenza della malattia), entro il 2050 i casi raddoppieranno.
Secondo le ultime stime, infatti, nell’arco di 35 anni il morbo colpirà circa 2,3 milioni di persone solo nel nostro Paese. Oltre alle difficoltà psicologiche che le famiglie incontrano quando si imbattono in un malato di Alzheimer, la società deve far fronte anche agli ingenti costi legati all’assistenza. Nel 2015, ad esempio, si sono spesi addirittura 37,5 miliardi di euro.
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Pronto Alzheimer: la prima linea telefonica di aiuto e assistenza
Una malattia, quindi, in continua e costante crescita: basti pensare che lo scorso anno in Italia sono stati registrati 269mila nuovi casi. I dati sono confermati anche dalle sempre più numerose richieste che arrivano a Pronto Alzheimer (che risponde al numero 02-809767, ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, mentre negli altri orari e nel fine settimana c’è disposizione una segreteria telefonica), la prima linea telefonica di aiuto e consulenza per i familiari dei malati, istituita dalla Federazione Alzheimer Italia.
Il servizio di Pronto Alzheimer
Il servizio fornisce sostegno alle famiglie che quotidianamente vivono le implicazioni della malattia. L’obiettivo è informare e sensibilizzare sul morbo e sulla sua gestione, fornire consulenze legali, previdenziali, psicologiche, sociali. Oltre che rappresentare e tutelare i diritti dei malati, segnalare le strutture sanitarie e sociali adeguate e inviare materiale illustrativo a chi ne avesse bisogno.
Per sostenere e potenziare in prima persona Pronto Alzheimer, la Federazione ha avviato una campagna solidale, valida fino al 6 febbraio 2016. Inviando un sms o facendo una chiamata al 45503 si possono donare 2 euro.
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