Alimentazione

Vuoi diventare “più intelligente”? Mangia i funghi

Alcuni funghi contengono sostanze che migliorano le prestazioni cognitive e della memoria del nostro cervello

C’è un nuovo motivo per mangiare funghi. Uno studio recente ha scoperto che alcune specie aiutano a tenere in forma le facoltà cognitive del cervello. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Nature Reviews Neuroscience.

Diventare più intelligenti mangiando funghi: quali sono le sostanze fondamentali?

Alcuni funghi sono ricchi in particolare di tre sostanze – i triterpeni, i polisaccaridi e l’ergotioneina – che riescono a stimolare le prestazioni del cervello, sia da un punto di vista cognitivo, sia da quello della memoria.  In particolare queste molecole consentono la neurogenesi, cioè la formazioni di nuovi neuroni, che sono le cellule del sistema nervoso.

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Ma c’è di più: la loro azione combinata combatte il pericoloso stress ossidativo, rallentando l’invecchiamento cellulare. Rendendo più dinamiche le connessioni tra le sinapsi, migliorano anche le fasi di apprendimento.

Altri studi che confermano la ricerca

Già una ricerca svolta a Singapore aveva dimostrato gli effetti dei funghi ricchi di queste sostanze su un gruppo di 600 anziani. I ricercatori dell’Università di Singapore hanno chiesto ai volontari di mangiare ogni settimana almeno 300 grammi di alcuni funghi particolarmente ricchi di ergotioneina, ma anche di polisaccaridi e di triterpeni. Alla fine della sperimentazione i risultati dello studio non hanno lasciato dubbi. I partecipanti hanno dimezzato la possibilità di avere problemi cognitivi, rispetto al gruppo di controllo che non li ha mangiati.

Si era già parlato dei benefici del caffè a base di funghi.

Diventare più intelligenti mangiando funghi: quali sono i migliori da questo punto di vista?

I funghi che possiedono un numero più alto di queste molecole sono il testa di leone (Hericium erinaceus), utilizzato da sempre nella medicina tradizionale cinese. In particolare questo fungo favorisce la produzione del fattore di crescita nervoso. Si tratta di una proteina che gioca un ruolo cruciale per la protezione e lo sviluppo dei neuroni.

Chi frequenta i ristoranti cinesi ha imparato a conoscere anche il fungo Shitake, particolarmente indicato per rallentare il declino cognitivo, grazie alle sostanze che contiene, prime fra tutte le vitamine del gruppo B.  Anche il Chaga è ideale per fare il pieno di preziosi antiossidanti. Immancabile in questi studi il Reishi, chiamato fungo dell’immortalità, perché permette di abbattere la stanchezza mentale.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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