La prestigiosa rivista scientifica Lancet promuove la dieta Weight Watchers, quella in cui si assegna a ogni cibo un valore in punti ricavato da una formula matematica che tiene conto del suo contenuto in grassi e calorie e in cui ci si confronta in gruppo per avere sostegno e aiuto: in un anno fa perdere il doppio dei chili rispetto ad altri regimi dietetici tradizionali.
La prova viene da uno studio del Medical Research Council inglese, condotto su 772 persone sovrappeso o obese. I volontari sono stati divisi in due gruppi: metà ha seguito una classica dieta ipocalorica, perdendo in media 3,3 chili in 12 mesi, mentre gli altri si sono affidati al sistema Weight Watchers, dimagrendo nello stesso periodo di ben 6,7 chili. Risultati di tutto rispetto che hanno spinto i nutrizionisti a promuovere il trattamento nato trent’anni fa e che finora non era stato sdoganato da uno studio scientifico.
«Si tratta di una dieta equilibrata, che insegna a mangiare in modo bilanciato e gratificante», conferma Nicola Sorrentino (puoi chiedergli un consulto), docente di dietologia all’Università di Pavia. «Unica pecca: raggiunto il peso forma e abbandonato il gruppo di sostegno che dà la giusta spinta per andare avanti, si rischia di perdere le buone abitudini».
La società Weight Watchers Europa ha cessato la sua attività in Italia nel 2006, ma alcune ex dipendenti hanno aperto dei centri in 12 regioni italiane (le informazioni su www.welcomeweight.it).
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Ultimo aggiornamento: 28 settembre 2011