La dieta detox in realtà è una finzione giornalistica. Ci pensano già fegato e reni a disintossicarci, se siamo in buona salute. La primavera è il primo cambio stagionale dell’anno, un passaggio importante da rispettare anche a tavola. Ecco i consigli della professoressa Valeria Del Balzo, nutrizionista presso l’Università La Sapienza di Roma, per riadattare la dieta al nuovo ciclo della natura (puoi chiederle un consulto qui).
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Con la bella stagione il nostro organismo ha nuove esigenze?
In primavera andiamo incontro a un cambiamento stagionale che implica un riadattamento del nostro organismo ai nuovi ritmi della natura. In inverno abbiamo bisogno di un po’ più di calorie, mentre durante i mesi caldi la perdita maggiore di liquidi è compensata da una dieta più ricca di frutta e verdura. La natura pensa a tutto e ci dispensa gli alimenti adatti a ogni stagione. Per questo è importante riscoprire la stagionalità degli alimenti, perché variando la dieta possiamo far funzionare, e assecondare, al meglio il nostro organismo dandogli ciò di cui ha bisogno. Inoltre permette di prevenire l’insorgenza di disturbi collegati a un’alimentazione scorretta.
Dieta sostenibile: di che cosa si tratta?
Dieta sostenibile significa che non ha un grande impatto sull’ecosistema, che rispetta l’ambiente e il ciclo della natura, senza forzarlo. Scegliere di seguire una dieta sostenibile non aiuta soltanto l’ambiente, ma anche il benessere del nostro organismo. Portando in tavola alimenti a chilometri zero o comunque del nostro territorio, non coltivati in serra ma maturati sulla pianta, che rispettano i cicli della natura, abbiamo la tranquillità che quei cibi conservano i nutrienti (vitamine, minerali e antiossidanti) originari. Acquistiamo ciò che troviamo al mercato, impariamo a osservare e conoscere la stagionalità dei prodotti. Non pretendiamo di trovare tutto, tutto l’anno. Un esempio su tutti: le fragole a dicembre.
Che cosa dovremmo portare in tavola con la bella stagione per una dieta detox?
Prima di tutto riduciamo le calorie e le quantità, limitando il consumo di grassi e di certi alimenti come ad esempio gli insaccati e il cioccolato. Cambiamo la preparazione dei piatti: al minestrone o alla zuppa preferiamo piatti freddi, insalate di cereali come il farro che dispensano il necessario apporto di amido, che non deve mai scendere al di sotto del 45 per cento delle calorie da carboidrati.
Preferiamo ricette più fresche, condite con ortaggi. Invece del burro, utilizziamo l’olio di oliva. Frutta e verdura devono avere un posto privilegiato nella dieta. Infine ricordiamo che non soltanto la frutta e la verdura sono soggette a stagionalità. In inverno e in estate si trovano differenti qualità di pesce, più grassi durante i mesi freddi. Anche il parmigiano non è lo stesso tutto l’anno, stesso discorso per la carne.
Come compensare la perdita di liquidi durante i mesi caldi?
Frutta e verdura contengono già una buona parte di acqua che aiuta l’organismo a reidratarsi, ma con la bella stagione dobbiamo bere più acqua. Evitiamo le bevande zuccherate. Se vogliamo dare un sapore un po’ nuovo all’acqua, aromatizziamola con qualche goccia di agrume o con delle tisane, a patto che siano biologiche e che si sappia che cosa contengono.
E se volessimo anche perdere un paio di chili con la dieta detox?
Se durante l’inverno si sono presi due o tre chili, la primavera è la stagione giusta per sbarazzarsene, cambiando regime alimentare senza mortificarsi. Alleggerire i piatti è il primo passo, ma per dimagrire occorre abbinare una corretta e regolare attività fisica quotidiana. Mangiare meno non basta. Camminare a passo veloce per almeno 30 minuti ogni giorno consente di riattivare il circolo vitale, di sbarazzarsi del torpore invernale e perché no, anche di un paio di chili.
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