Alimentazione

Stress: calma la fame nervosa con chewing gum e tisane

In situazioni di ansia, si tende a scaricare la tensione sul cibo. Ecco i rimedi per evitare di abbuffarsi in modo compulsivo

Focus a cura di Andrea Strata, docente di nutrizione clinica all’Università di Parma.

In situazioni di ansia e stress può capitare di utilizzare il cibo come farmaco sedativo che, portando una sensazione immediata di benessere, scarica l’ansia di qualsiasi origine. La necessità di mangiare in continuazione e in maniera compulsiva, infatti, è un fenomeno molto comune, soprattutto in periodi di forte tensione. Il cibo, fonte principale di piacere ed energia, è l’antistress più a portata di mano. Il problema nasce dal fatto che questa modalità di affrontare l’ansia può diventare nel tempo un’abitudine stabile con conseguenze negative sia a livello psicologico che fisico. È importante essere consapevoli del comportamento che si sta attuando e, se possibile, trovare strategie per calmare l’ansia.

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Se gli episodi di fame nervosa sono sporadici e legati a un evento contingente, si può cercare di monitorarli e ridurli, seguendo i consigli riportati qui sotto. Se, invece, la fame nervosa diventa un comportamento stabile, è più utile rivolgersi a uno specialista in disturbi del comportamento alimentare.

• MANGIA REGOLARMENTE. Oltre a fornire energia all’organismo ed essere una fonte di appagamento emotivo, il cibo incide anche sull’equilibrio biochimico e psicologico. Cerca di fare dei pasti completi ma controllati, rispettando gli orari. In questo modo anche la secrezione ormonale legata al cibo sarà più equilibrata e non sarai vittima di fame compulsiva. Se mangi troppo poco a colazione e pranzo, non avrai una riserva di carboidrati complessi sufficiente a fornirti energia e il corpo te la chiederà verso sera. Se, invece, mangi disordinatamente troppi dolci, il livello dell’insulina nel sangue subisce continue oscillazioni: in questo modo il corpo richiede un costante apporto di cibo, innescando una sorta di circolo vizioso che si potrebbe definire appetito nervoso.

• RIEMPI IL FRIGO DI CIBI POCO CALORICI. Via dalla cucina dolciumi, pane bianco, arachidi, salatini. Fai in modo, invece, di avere sempre in casa qualche cibo poco calorico da mandar giù: finocchi, pomodorini, cetrioli, carote o sedano. Se proprio non resisti alla voglia di buttarti a capofitto nella dispensa, prova a masticare un chewing gum. Una recente ricerca americana, infatti, ha dimostrato che mettere per un quarto d’ora una gomma sotto i denti e masticare tiene a bada lo stimolo della fame. Non esagerare però con le quantità: quattro-cinque cicche (senza zucchero) al giorno sono la dose da non superare.

• FAI DUE PASSI. Una camminata a passo svelto attenua il senso di fame.

• AIUTATI CON LA TISANA ANTIFAME. Appena arrivato a casa dopo una giornata stressante al lavoro prova a regalarti dieci minuti di relax e sorseggia una tisana profumata. Ti servono 100 grammi di foglie di tè verde, 60 grammi di fiori di carcadè, 40 grammi di fiori d’arancio e 100 grammi di radice di altea. Sciogli in un litro e mezzo di acqua bollente due cucchiai della miscela e fai bollire per mezzo minuto. Lascia in infusione per 15 minuti, poi filtra la tisana e consumala durante il giorno. Il tè verde e l’altea concorrono a ridurre l’appetito e ad accelerare il metabolismo. I fiori d’arancio hanno effetto rilassante, mentre il carcadè ha proprietà leggermente diuretiche.
Andrea Strata, docente di nutrizione clinica all’Università di Parma

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