Per dare un sostegno in più alla ricerca scientifica, la Fondazione Umberto Veronesi “entra” nei supermercati con il progetto “I limoni per la Ricerca”.
L’iniziativa
Dal 19 al 30 aprile, infatti, si potranno comprare le speciali retine di agrumi gialli Citrus l’Orto Italiano in più di 1800 punti vendita italiani che aderiscono all’iniziativa. Per ogni confezione acquistata al costo di 2 euro, 40 centesimi saranno devoluti alla Fondazione per sostenere progetti di ricerca in nutrigenomica, la scienza che negli ultimi anni ha rivelato l’azione di certi alimenti sui nostri geni per prevenire l’insorgenza di alcune malattie.
Quali supermercati e discount aderiscono?
I limoni, di origine siciliana, non trattati e prodotti dall’azienda ortofrutticola di Cesena da sempre al fianco della Fondazione, sono disponibili presso i gruppi Alì e Alìper, Apulia Distribuzione, Coop Alleanza 3.0, Crai Codè Ovest, D’Italy, Economy, ECU, Elite Supermercati, MD e LD Market, MercaTò e MercaTò Local, Poli, Seven, SI con te, Sigma, Unes e U2.
Perché proprio i limoni?
Il limone, che contiene un mix esplosivo di nutrienti benefici per l’uomo, è stato scelto per questo progetto perché non solo strizza l’occhio al benessere dell’organismo ma può insaporire in modo naturale i piatti, sostituendo il sale da cucina. Oltre a zuccheri, fibre, potassio, acido folico, calcio, tiamina, niacina, vitamina B6, fosforo, magnesio, rame, riboflavina e acido pantotenico, questo agrume è una buona fonte di vitamina C, che svolge un ruolo chiave nella formazione del collagene e può aiutare ad evitare il danno cellulare prodotto dai radicali liberi.
Inoltre nel limone, in particolare nella buccia, sono presenti composti fitochimici come monoterpeni, limonoidi, flavonoidi, carotenoidi ed acidi idrossicinnamici. Questi composti hanno dimostrato in diversi studi scientifici capacità antiossidanti, effetti sulla differenziazione cellulare e potere detossificante che renderebbero i limoni, se regolarmente consumati, una componente importante di una dieta volta a ridurre il rischio di malattia.
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