Il termine smoothie non ha una vera traduzione in italiano. Nati negli anni 60 del secolo scorso negli Stati Uniti, hanno man mano conquistato anche gli italiani. Ormai da qualche anno nelle principali città decine di bar si sono specializzati nella preparazione di questi beveroni molto simili ai frullati a base di frutta o verdura, con l’aggiunta o meno di ghiaccio, di yogurt, di bevande vegetali o di spezie. Come suggerisce l’aggettivo anglosassone da cui mutuano il nome, smooth, sono omogenei e vellutati. E risultano perfetti per chi non ha molto tempo e vuole farsi a casa una bevuta di benessere e buon umore e magari conciliare il sonno.
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Smoothie: utili anche con i bambini che non mangiano le verdure
Lo smoothie è, in sostanza, la versione contemporanea e americana del frullato nostrano. Per prepararlo bastano cinque minuti. Basta mondare frutta e verdure selezionate, tagliarle a pezzi e metterle nel frullatore con altri eventuali ingredienti, da scegliere con fantasia. Senza zucchero è light, con un po’ di miele può diventare ancora più appetibile per i bambini.
Arricchiamoli con frutta e verdura carichi di vitamine e sali minerali
«Il vantaggio è la possibilità di fare un bel mix di stagione», spiega la nutrizionista Laura Garnerone. «Quando mangiamo frutta o verdura, tendiamo a consumarne una tipologia alla volta: una mela, una pera, due carote… E magari per abitudine scegliamo sempre gli stessi sapori. Con gli smoothie ci assicuriamo l’apporto di nutrienti diversi, a cominciare dalle vitamine e sali minerali».
Smoothie: adatti anche ai vegani, se evitiamo lo yogurt
Negli smoothie non si usa il latte, ma l’acqua, lo yogurt o le bevande vegetali, come quelli di soia, riso o mandorle. I frappé si preparano con gelato e frutta, nei frullati si mette il latte. Quindi la prima caratteristica è che sono perfetti anche per i vegani, se evitiamo lo yogurt o per chi sia intollerante al lattosio.
Attenzione alle fibre
Possono essere estremamente utili in estate, quando alla necessità di raggiungere le cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, si unisce quella di aumentare l’assunzione di acqua. Il principale problema degli smoothie è l’assenza di fibre, che sono però fondamentali per il nostro benessere. Questo è anche il motivo per cui gli esperti continuano a sostenere che sia meglio consumare la frutta e la verdura così come si trovano in natura. Il consiglio resta quello, qualora sia possibile, di frullarli con la buccia. È lì infatti che c’è il più alto numero di nutrienti e fibre. Altrimenti possiamo aggiungere dell’avena, ricca di proteine e fibre.