Siamo ciò che mangiamo, affermava il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. E oggi quasi mezzo milione di maturandi si trova a riflettere proprio su questo. Una delle tracce dei temi di italiano della maturità (tipologia saggio breve o articolo, ambito socio-economico: guardala su Corriere.it) è dedicata infatti all’alimentazione. Al cibo, protagonista dell’Expo 2015 e dei fatti di cronaca legati all’E.coli, cibo che nutre, che dà piacere, che cura.
Scegliere cosa mettiamo nel piatto è, oggi più che mai, un’esperienza complessa. Uno slalom tra pietanze tecnologicamente modificate o biologiche, tra eccessi (vedi l’obesità da una parte, l’anoressia e le diete squilibrate dall’altra) e cultura.
Infine, non bisogna dimenticare che mangiare sano è il primo modo per volersi bene. Umberto Veronesi (puoi chiedergli un consulto) ricorda spesso che il 30% dei tumori più frequenti è legato alla nutrizione: migliorandola e controllandola, si potrebbe quindi diminuirne l’incidenza.
E ancora, la scienza è sempre più attenta ai benefici del cibi: è ormai provato che alcuni aiutano a tenere lontano il cancro, altri a salvaguardare il cuore e il sistema cardiovascolare, altri ancora a mantenere in forma il cervello. Olio d’oliva, frutta e verdura, pesce, ma anche carboidrati, omega 3, polifenoli, fibre…
Insomma, forse Feuerbach aveva ragione. E le sue parole, oggi, suonano più vere che mai.
Federica Maccotta – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 22 giugno 2011