Le noci sono buone e mangiarle, oltre che un piacere, fa bene. E non c’è neanche bisogno di farne indigestione: secondo un nuovo studio bastano infatti sette noci al giorno per contrastare efficacemente il colesterolo “cattivo” e, allo stesso tempo, ottenere un aiuto nel prevenire le malattie cardiovascolari.
Merito dei polifenoli
Contengono elevati livelli di polifenoli, noti antiossidanti in grado di proteggere il corpo dagli attacchi dei radicali liberi e i danni da ossidazione. Ma i polifenoli non sono contenuti soltanto nelle noci, li ritroviamo anche negli altri tipi di frutta secca. Ed è proprio quello che hanno accertato i ricercatori dell’Università di Scranton, in Pennsylvania (Usa), guidati dal professor Joe Vinson. Gli scienziati hanno analizzato diversi tipi di frutta secca, per poi stilare una classifica in base al contenuto di antiossidanti e di conseguenza il maggiore o minore effetto sul colesterolo e i danni da ossidazione dell’organismo.
Frutta secca, scrigno di antiossidanti
Chi ha meritato la palma di miglior frutta secca antiossidante? Le noci, ovviamente. Ma dietro di loro ci sono, anche con poche differenze, altri tipi di frutta secca. Per esempio i pistacchi e le noci del Brasile hanno ottenuto il punteggio più alto. Seguono poi anacardi, nocciole, noci pecan, mandorle, arachidi, noci macadamia. «Le noci hanno mostrato di avere il più alto contenuto di polifenoli in entrambi i campioni, normali o tostate», ha commentato il professor Vinson. Questi elevati livelli di antiossidanti fanno delle noci un cibo anticolesterolo, affermano i ricercatori. Ma anche gli altri tipi di frutta secca sono indicati in questo tipo di situazione.
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