Se si chiede a Valter Longo, l’ideatore della dietà della longevità e della dieta mima-digiuno, quale sia il più grande mito da sfatare sull’alimentazione, la sua risposta potrebbe spiazzare un’intera popolazione perché riguarda proprio la dieta mediterranea.
Non tutti la seguono
In realtà, come spiega nella videointervista l’esperto, professore ordinario di Gerontologia e direttore dell’Istituto di Longevità nella School of Gerontology della University of South California (Los Angeles) e direttore del Laboratorio di Oncologia e longevità all‘Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano, la sua “accusa” non colpisce le caratteristiche di questo regime alimentare, confermato come positivo per il nostro organismo e la nostra salute da innumerevoli studi scientifici (l’ultimo riguarda la riduzione di rischio sul tumore al seno), ma più che altro sull’interpretazione errata che molti ne fanno.
I punti cardine della dieta mediterranea
Quali sono le basi della dieta mediterranea? Maggiore consumo di proteine vegetali (quindi soprattutto legumi) rispetto a quelle animali, riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (l’olio extravergine di oliva è ricco di benefici), più carboidrati complessi e meno semplici, tante fibre alimentari, più consumo di carne bianca (ma comunque non più una-due volte a settimana) e meno di quella rossa, più pesce e occasionalmente dolci. Inoltre, la dieta mediterranea prevede una drastica riduzione di insaccati (salame, mortadella etc), super alcolici, zucchero bianco (se proprio non puoi farne a meno, guarda come sostituirlo), burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco (ricorda di usare quello iodato), margarina, carne bovina e suina, strutto e caffè.
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