Alimentazione

Sai perché hai più fame in inverno?

Sono diversi i motivi: da una parte il nostro cervello ragiona come anni fa quando nella stagione fredda era più difficile trovare cibo e ci fa venire più fame. Ma c'entrano anche tristezza e bisogno di calore

Perché hai più fame in inverno? Tranquillo, è normale. Non si tratta quindi solo di una sensazione personale, ma di un fenomeno spiegato dalla scienza. In pratica il nostro corpo ragiona ancora come molti anni fa. In inverno un tempo era più complicato trovare cibo, quindi il nostro organismo lancia segnali di appetito robusto per fare scorta di grasso da poter utilizzare nei periodi di carestia.

Ovviamente il nostro stile di vita è cambiato e generalmente abbiamo accesso a grandi quantità di alimenti durante tutto l’anno, ma il nostro cervello è settato ancora sui bisogni di molti anni fa.

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Perché hai più fame in inverno? Il nostro corpo ha paura della possibile mancanza di cibo

La conferma di quello che già l’esperienza aveva confermato arriva da uno studio, i cui risultati si possono leggere sulla rivista scientifica European Journal of Clinical Nutrition.

I ricercatori hanno messo sotto la lente di ingrandimento i dati di 600 persone, scoprendo che l’autunno e l’inverno sono le due stagioni in cui non solo mangiamo di più, ma scegliamo alimenti ricchi di grassi e di calorie. La differenza con la primavera è importante. In media un adulto mangia quasi 100 calorie in più al giorno, capaci di farci aumentare un chilo al mese.

Hai bisogno di calore, ecco perché hai più fame in inverno. Ma ormai viviamo in ambienti riscaldati

C’è anche un’altra ragione. Questa volta a indagare è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Biological Chemistry . Qui i ricercatori sono partiti dall’idea che durante la stagione fredda, la produzione di calore diventa essenziale per il corpo umano. Di conseguenza il cervello ordine di mangiare più grassi possibile per produrre appunto calore.

Vivendo però la gran parte della nostra giornata in ambienti riscaldati, finisce che l’organismo non usa questi grassi per produrre calore, ma vengono immagazzinati diventando tra l’altro perlopiù grasso viscerale, che è il più pericoloso.

C’è poca luce, siamo tristi e mangiamo di più

Oltre alle motivazioni ancestrali che abbiamo appena analizzato, ce n’è anche un’altra. In autunno e in inverno le ore di luce sono sensibilmente di meno. La mancanza di luce provoca la SAD, cioè il disturbo affettivo stagionale. In pratica siamo più tristi. Ecco perché chi ne è colpito in modo severo si sottopone alla fototerapia, che consiste nell’esposizione a speciali lampade con luce artificiale.

Sappiamo che il cibo rappresenta uno strumento di consolazione facile e immediato. Basti pensare ai cosiddetti comfort food, gli alimenti spesso grassi o dolci, che ci fanno sentire subito meglio, anche se fanno male alla salute.

Che fare?

Le raccomandazioni degli esperti sono diverse, ma non sempre semplicissime da mettere in pratica. Il consiglio è quello di ascoltare il corpo, ma di cercare di mangiare il più sano possibile, preferendo i grassi buoni e le proteine che ci fanno sentire più sazi più a lungo.

Naturalmente resta centrale l’attività fisica, che migliora anche l’umore, oltre a spingerci a bruciare calorie.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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