Chi sente freddo può provare a innalzare il termometro del suo corpo. A tavola. Una bistecca è quel che ci vuole per attizzare il fuoco corporeo e avvertire meno i rigori invernali.
«Consumare proteine sviluppa calore», spiega Carlo Cannella (puoi chiedergli un consulto), professore ordinario di scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza di Roma. «Vale per le proteine animali, come la carne, il latte, le uova, il pesce o il prosciutto, ma anche per quelle vegetali, legumi in prima fila: sono come il legname di un camino».
Promossa anche la frittata
Il fardello di calorie che il nostro organismo brucia ogni volta che ingurgitiamo un boccone si chiama termogenesi indotta dalla dieta. In soldoni: è l’energia di cui necessita l’apparato gastrointestinale per lavorare, per digerire i singoli nutrienti.
Ebbene: l’effetto termogenico delle proteine è più alto di quello degli altri nutrienti, perché lo smaltimento degli aminoacidi (i mattoncini di cui le proteine risultano costituite) costa parecchia energia all’organismo.
Dunque, fiorentina o frittata quando arriva il gelo. O anche minestre come pasta e fagioli, che riscaldano e saziano. E potrebbe funzionare, prima di infilarsi a letto, anche uno snack proteico, dopo cena, come un piccolo panino al prosciutto con un bicchiere di latte.
La bistecca è indicata a chi patisce l’inverno anche perché ricca di ferro, minerale che contribuisce a creare una sorta di scudo nei confronti del gelo. Del resto, quando questo metallo scarseggia nell’anemia sideropenica (causata, per l’appunto, da un deficit di ferro nell’organismo), uno dei disagi accusati è proprio la scarsa resistenza al freddo.
E allora ben vengano carne e pesce, fonti di ferro facilmente utilizzabile dall’organismo, ma anche legumi e ortaggi a foglia verde.
I dolci? Tante calorie, poco calore
Sbranare un dolce è energetico? Non aiuta né a mantenere il peso forma né a evitare di battere i denti. «Basso invece il potere termogenico degli zuccheri e bassissimo quello dei grassi», avverte Cannella.
Sulla carne, però, ci vuole misura, come ricorda Cannella: «Gli eccessi di proteine non sono salutari, perché appesantiscono il lavoro di fegato e reni, e possono creare danni».
Edoardo Rosati – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2010
