L’influenza della dieta sul mal di testa non è ancora del tutto chiara. Chi soffre di cefalea, infatti, non sempre è in grado di riconoscere gli alimenti che scatenano un attacco. Di fatto ci sono cibi da evitare perché possono tendenzialmente causare o aggravare questo disturbo. Vediamo quali sono.
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Vino bianco e liquori
Sicuramente al primo posto tra gli elementi scatenanti il mal di testa troviamo l’alcol. La cefalea può comparire entro 3 ore dall’assunzione (cefalea immediata) o tra le 5 e le 12 ore successive (cefalea tardiva). Le bevande più a rischio? Il vino bianco e i liquori scuri tipo il whisky e il bourbon. Da evitare anche l’ormai classico appuntamento con l’happy hour. Pare, infatti, che quest’abitudine alimentare caratterizzata dal consumo di alcolici a stomaco vuoto (o quasi), di cibi spesso non freschi e comunque dallo smangiucchiare fuori orario, sia un fattore di rischio per l’attacco di mal di testa. Tuttavia, se il vino ti fa venire il mal di testa, potrebbe essere un problema di allergia (leggi qui per approfondire).
Mal di testa: tra i cibi da evitare ci sono quelli con conservanti
Tra i cibi da evitare in presenza di mal di testa ci sono quelli con conservanti. I conservanti alimentari sono osservati speciali per la loro capacità di indurre attacchi. Primo fra tutti, il glutammato monosodico, le cui responsabilità pare siano comunque inferiori rispetto a quanto ritenuto un tempo, e l’alcol, usato come additivo in dolciumi industriali.
Attenzione al digiuno
Altro grande imputato è il digiuno. Saltare un pasto o ritardarlo può indurre mal di testa in chiunque, ancor di più nell’emicranico, dove rappresenta la terza causa scatenante dell’attacco. Tra i meccanismi ipotizzati figura l’ipoglicemia, situazione critica per il cervello. Esistono forme specifiche di cefalea da digiuno in corso di pratiche religiose, quali la First of Ramadan Headache e la Yom Kippur Headache.
L’acqua
Una parola, la più importante: idratazione. L’acqua è fondamentale per trasportare nutrienti, minerali e oligoelementi, detossificare l’organismo e regolare la temperatura corporea. Bere poco facilita il mal di testa, perché induce squilibri elettrolitici, disfunzioni energetiche, disturbi vegetativi e modificazioni strutturali dell’encefalo. L’iperidratazione (cioè incrementare di 1-1,5 litri l’apporto idrico rispetto al normale) sembra avere proprietà preventive nell’emicrania.
Tra i cibi da evitare per il mal di testa ci sono i formaggi stagionati
La moderna letteratura scientifica ha ridimensionato, per non dire smentito, anche il ruolo di latte e latticini, sostanze una volta molto temute dai cefalalgici. Solo i formaggi molto stagionati contenenti tiramina sono tra i cibi da evitare in presenza di mal di testa. Recentissimi studi scientifici dimostrano anzi che alte dosi di vitamina D, del quale latte e derivati sono la prima fonte, contribuiscono alla prevenzione dell’emicrania.
Salumi e insaccati
A metà strada troviamo i salumi e gli insaccati. Da sempre temuti come agenti scatenanti dell’emicrania, oggi sono meno criminalizzati. Va inoltre ricordato che i cibi da evitare per il malo di testa sono gli insaccati affumicati. Gli ingredienti responsabili sarebbero i nitrati e i nitriti, conservanti in grado di produrre ossido nitrico, detonatore dell’attacco emicranico. Una o due porzioni a settimana sono però consentite a chiunque.
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