In un tumore su 20 c’è lo “zampino” del diabete e dell’obesità. A stimarlo è uno studio dell’Imperial College di Londra pubblicato sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology.
Lo studio
I ricercatori, guidati da Jonathan Pearson-Stuttard, hanno raccolto informazioni circa le nuove diagnosi di 12 tipi di tumore registrati nel 2012 in ben 175 Paesi del mondo. I dati sono stati quindi combinati con quelli relativi al diabete, al sovrappeso e all’obesità, dividendo poi il tutto per età e sesso.
I risultati
I numeri dimostrano che ogni anno diabete, sovrappeso e obesità sono responsabili di quasi 800.000 nuovi casi di tumore nel mondo. Oltre 500.000 sono attribuibili ai chili di troppo, mentre quasi 300.000 sono legati al diabete. Se questi due fattori di rischio continueranno a crescere in maniera così galoppante, entro il 2035 i tumori a loro riconducibili saliranno del 30% nelle donne e del 20% negli uomini.
Uomini contro donne
I tumori legati a diabete e obesità nel sesso femminile sono il doppio rispetto a quelli documentati nel sesso maschile: nelle donne colpiscono soprattutto mammella ed endometrio, mentre negli uomini interessano per lo più fegato e colon.
Diabete, da imputato a colpevole
«Mentre l’obesità viene da tempo associata ai tumori, per il diabete si tratta invece di una scoperta relativamente più recente», commenta Pearson-Stuttard. «Il nostro studio dimostra che il diabete, da solo o combinato col sovrappeso, è responsabile di centinaia di migliaia di casi di tumore registrati ogni anno nel mondo». Sebbene il legame tra diabete, obesità e cancro sia ancora da approfondire, i ricercatori pensano che sia mediato dallo stato di infiammazione cronica che scatenano, dai livelli elevati di glicemia e insulina e dall’alterazione degli ormoni sessuali.
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