Prevenzione

L’Intelligenza Artificiale è la nuova arma per spegnere il fumo

L'intelligenza artificiale (IA) è un'opportunità che fornisce strumenti innovativi per la prevenzione, la sensibilizzazione e il supporto per dire addio al tabacco

Intelligenza artificiale per smettere di fumare? Il consumo di tabacco rappresenta una delle principali cause di malattie e morti prevenibili nel mondo.

Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e le leggi restrittive, milioni di persone, in particolare giovani, rimangono vulnerabili all’abitudine al fumo. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (IA) offre nuove e promettenti opportunità per combattere questa piaga, fornendo strumenti innovativi per la prevenzione, la sensibilizzazione e il supporto per smettere di fumare.

Gruppo San Donato

I dati del consumo di tabacco in Italia

Nel nostro Paese un connazionale su quattro tra i 18 e i 69 anni è fumatore. Una percentuale che aumenta tra i giovani (30,2%): tra i 14 e i 17 anni uno su tre usa almeno un prodotto tra sigarette tradizionali, elettronichetabacco riscaldato. E come confermano i dati, con l’introduzione delle e-cig non solo si è perso il vizio delle bionde ma è addirittura raddoppiato il policonsumo, cioè l’utilizzo contemporaneo di diversi prodotti (secondo i risultati di due indagini dell’Istituto Superiore di Sanità). L’intelligenza artificiale può essere di aiuto nella lotta contro il fumo in:

  • sensibilizzazione attraverso l’IA;
  • supporto per smettere di fumare;
  • ricerca di nuove soluzioni per dire stop alla nicotina.

Sensibilizzazione attraverso l’IA contro i rischi del fumo

Una delle chiavi per ridurre il numero di giovani fumatori è sensibilizzarli sui rischi associati al fumo. L’IA può essere utilizzata per creare campagne di sensibilizzazione più efficaci e personalizzate. Ad esempio:

  • Analisi dei dati sui social media

Gli algoritmi di IA possono analizzare i comportamenti e le conversazioni sui social media per identificare i giovani più a rischio di iniziare a fumare. Questi dati possono essere utilizzati per creare messaggi mirati che affrontino direttamente le preoccupazioni e le influenze che spingono i giovani verso il fumo.

  • Contenuti personalizzati

L’IA può aiutare a sviluppare contenuti educativi personalizzati che risuonano meglio con diverse fasce di età, background culturali e interessi personali. Attraverso l’apprendimento automatico, le campagne possono adattarsi continuamente per massimizzare l’impatto educativo.

  • Realtà aumentata e virtuale

Tecnologie come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR), potenziate dall’IA, possono creare esperienze immersive che mostrano ai giovani gli effetti a lungo termine del fumo. Queste esperienze possono essere molto più incisive rispetto ai metodi tradizionali.

IA e fumo: un supporto per dire addio al tabacco

L’IA può anche fornire un supporto continuo e personalizzato per coloro che vogliono smettere di fumare, rendendo il processo meno scoraggiante e più gestibile. Ecco alcune possibilità:

  • Assistenti virtuali e chatbot

    Gli assistenti virtuali basati su IA possono offrire consigli e supporto in tempo reale a chi vuole smettere di fumare. Questi assistenti possono rispondere a domande, fornire incoraggiamenti e suggerimenti, e anche tenere traccia dei progressi dell’utente.

  • App per la cessazione del fumo

    Esistono diverse app che utilizzano l’IA per aiutare gli utenti a smettere di fumare. Queste app possono analizzare i dati dell’utente, come i livelli di stress e le abitudini quotidiane, per offrire piani di cessazione personalizzati e notifiche che incoraggiano a mantenere il progresso.

  • Programmi di feedback personalizzato

    Attraverso l’analisi dei comportamenti individuali, l’IA può fornire feedback personalizzato e suggerire tecniche per gestire le voglie di nicotina. Ad esempio, può raccomandare attività alternative o tecniche di rilassamento basate sui dati raccolti sul comportamento dell’utente.

Nuove soluzioni per dire stop alla nicotina

L’IA non si limita alla sensibilizzazione e al supporto; può anche essere utilizzata per sviluppare nuove soluzioni che possono rendere il fumo meno attraente o addirittura obsoleto:

  1. Ricerca e sviluppo di terapie: gli algoritmi di IA possono accelerare la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie sostitutive della nicotina, identificando composti e trattamenti potenzialmente efficaci in tempi molto più rapidi rispetto ai metodi tradizionali.
  2. Prevenzione del marketing del tabacco: l’IA può monitorare e analizzare le campagne di marketing delle compagnie del tabacco, identificando strategie mirate ai giovani e segnalando alle autorità competenti eventuali violazioni delle normative.
  3. Progettazione di politiche pubbliche: utilizzando modelli predittivi, l’IA può aiutare i decisori politici a capire quali interventi e politiche siano più efficaci per ridurre il tasso di fumo tra i giovani. Questo può includere la simulazione di diverse politiche fiscali o normative e il loro impatto potenziale sulla popolazione.

Rapporto fumo, ambiente e IA

Ci sono luoghi che, come calamite, azionano meccanismi interni, incitando ad accendere la sigaretta. L’intelligenza artificiale in questo ambito può rivelarsi uno strumento estremamente utile, come testimoniato da uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista Jama (Identifying Smoking Environments From Images of Daily Life With Deep Learning) per comprendere quali siano le situazioni maggiormente a rischio. I risultati hanno evidenziato oggetti e contesti specifici associati al fumo, come una panchina o la fermata in attesa del treno. “L’identificazione degli ambienti che port dalle immagini della vita quotidiana di un fumatore fornisce dunque una base per interventi mirati sull’ambiente”, afferma Cristiano Chiamulera, Professore Ordinario di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Verona e responsanbile del laboratorio di NeuroPsicofarmacologia (NeuroPsiLab) presso il Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica.

IA: serve collaborazione tra ricercatori e professionisti della salute 

Integrando l’IA nelle campagne di salute pubblica, è possibile accelerare il progresso verso un futuro libero dal tabacco. Per ottenere il massimo da queste tecnologie, sarà fondamentale una collaborazione tra ricercatori, professionisti della salute, aziende tecnologiche e legislatori. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale dell’IA per dire finalmente stop alla nicotina.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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