Non solo insonnia. Prendersi cura dell’igiene del sonno significa curare anche disturbi come le apnee notturne. Solitamente questi fenomeni notturni rimangono oscuri al paziente, il quale però, durante le ore del giorno, ne lamenta invece le conseguenze: eccessiva sonnolenza, difficoltà di concentrazione, decadimento delle facoltà cognitive, disfunzione sessuale, irritabilità e alterazioni della personalità.
Il rischio di incidenti stradali o sul lavoro in questi pazienti è da 4 a 8 volte superiore rispetto a chi riposa bene. Inoltre, gravi possono essere le ripercussioni sul sistema cardiovascolare, con sensibile aumento del rischio di ipertensione, infarto e ictus.
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Russamento: un disturbo simile con caratteristiche diverse
Apnee e russamento: questi due disturbi del sonno sono correlati tra loro, ma hanno caratteristiche diverse. Il russamento prevede un respiro rumoroso durante la notte ed è una patologia molto frequente con una prevalenza nella popolazione maschile. Può dipendere da problematiche nel naso, da un palato molle, i cui tessuti molli vibrando provocano difficoltà al passaggio dell’aria. Ci sono poi dei fattori predisponenti, primo tra tutti l’obesità: una circonferenza del collo ampia può recare una maggiore rumorosità.
Apnee notturne: colpiscono il 5% della popolazione
Le OSAS, acronimo di Obstructive Sleep Apnea Syndrome (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) colpiscono circa il 5% della popolazione e si presentano la notte o durante il riposo sotto forma di una respirazione difficoltosa e incostante. Ci sono dei momenti in cui il soggetto smette di respirare per qualche secondo e a quel punto è il suo cuore a far uno sforzo maggiore per far riprendere il respiro. Si parla di una condizione patologica quando si superano le 5 apnee all’ora (in un bambino anche meno).
Raccomandazioni e prevenzione
Come ricordano le linee guida del Ministero della Salute per la prevenzione della Sindrome da apnee ostruttive del sonno (OSAS) sono raccomandati accertamenti specialistici, prescritti dal proprio medico curante, ogni qual volta si riscontrino ostacoli anatomici a livello delle prime vie aeree. Importante, inoltre, la promozione di uno stile di vita che attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata e la pratica costante di attività fisica sia in grado di prevenire l’eccesso ponderale e l’obesità, che possono contribuire allo sviluppo della malattia.
Apnee notturne: ci sono tre bevande che ti fanno respirare (e dormire) meglio
Come per ogni dieta ipocalorica, anche per contrastare l’obesità che provoca le apnee notturne sarà molto importante bere sempre almeno due litri di acqua al giorno integrando con tisane e infusi senza zucchero.
Ecco tre bevande naturali per spegnere le infiammazioni e tornare a respirare bene.
Miele e pepe nero
Le proprietà antinfiammatorie del miele aiutano a ridurre il gonfiore intorno alla zona della gola, che potrebbe ostruire le vie aeree. Inoltre, il miele lubrifica la gola e previene il russare, uno dei sintomi più comuni di questo disturbo. Un’opzione è quella di mescolare 1 cucchiaino di miele e pepe nero in polvere in un bicchiere di acqua tiepida. Sorseggia lentamente prima di andare a letto.
Tra le bevande per le apnee notturne c’è quella a base di uva spina
Un altro rimedio del tutto naturale per evitare di russare e la comparsa di apnea notturna consiste nel bere mezza tazza di succo di uva spina indiana prima di andare a letto. Questa bacca – conosciuta comunemente come alma – aiuta a ridurre l’infiammazione nel sistema respiratorio, permettendo di inspirare l’aria più liberamente. Se ami i sapori asprigni mangiala come sfizioso snack per spezzare la fame di metà mattina o pomeriggio o bevine il succo (in vendita nelle erboristerie).
Latte e curcuma
La bevanda migliore prima di andare a letto è il latte: una coccola che ci concediamo fin da piccoli e che contiene il triptofano, che favorisce il sonno. Associato alla curcuma, dalle note antinfiammatorie, il latte aiuta a ridurre l’infiammazione nel sistema respiratorio, permettendo di respirare liberamente.
Fai così: aggiungi 1 cucchiaino di curcuma in polvere a una tazza di latte, fai bollire per qualche minuto a fiamma bassa. Togli dal fuoco, non zuccherare, al massimo addolcisci con un po’ di miele. Bevi ogni sera, 30 minuti prima di andare a dormire.