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Prevenzione del cancro: i cibi che abbassano il rischio

Non c'è un alimento che possa davvero prevenire il tumore, ma una serie di corretti stili di vita

La prevenzione del cancro si fa anche a tavola. Quasi il 40% dei casi potrebbe infatti essere evitato seguendo una dieta corretta e ricca di cibi anticancro. Non esiste un singolo alimento che possa abbassare il rischio di sviluppare un tumore. Ci sono però degli stili di vita virtuosi che possono contribuire alla prevenzione. Va anche sottolineato che la maggior parte degli studi presi in considerazione sono stati condotti in laboratorio.

Quali sono questi cibi? Ecco, in ordine alfabetico, l’elenco degli alimenti che hanno dimostrato in numerose ricerche scientifiche di possedere proprietà in grado di prevenire l’insorgenza di un tumore.

Gruppo San Donato

La prevenzione del cancro: il ruolo di aglio e cipolla 

I bulbi usati in cucina (aglio, cipolla, porro, scalogno ed erba cipollina) possono frenare lo sviluppo del cancro, in particolare all’esofago, allo stomaco e al colon. Lo provano studi condotti in Cina e in Italia. Le proprietà antitumorali? Sembrano legate al loro contenuto di sostanze solforate. Soprattutto nel caso dell’aglio, è fondamentale l’apporto di alcuni polifenoli, come la quercetina. Si tratta di una molecola che impedisce la crescita di un gran numero di cellule cancerose coltivate in laboratorio e che interferisce con lo sviluppo dei tumori negli animali. L’aglio ha anche molte altre virtù.

Alghe 

La bassa incidenza di alcuni tipi di tumori nelle popolazioni orientali, in particolare nei giapponesi, secondo alcuni studi sarebbe da ricondurre al largo consumo di alghe. Le donne giapponesi, per esempio, hanno nel sangue un livello di estrogeni (gli ormoni sessuali femminili) più basso delle donne occidentali. Questo le protegge in parte dai tumori ormono-dipendenti, come quello del seno e dell’endometrio. Non solo. Alcuni studi di laboratorio hanno dimostrato che estratti di alghe sono in grado di rallentare la crescita delle cellule cancerose. I principi attivi dotati di questa proprietà sarebbero le fucoxantine e il fucoidano. Certo, alimentarsi con le alghe non è facile per chi non è abituato al sapore. Basta cominciare con piccole dosi, come quelle contenute nel sushi, i famosi rotolini di riso e pesce che compongono una delle specialità giapponesi più apprezzate in Italia.

La prevenzione del cancro: broccoli e crucifere in generale 

Le crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, verze, rape e ravanelli) sono tra i cibi che meglio contrastano i tumori. Il consumo di cinque o più porzioni di crucifere alla settimana è stato associato a una riduzione del 50% del rischio di cancro alla vescica. Con almeno una porzione al giorno si dimezza il rischio di tumore al seno. Responsabili della maggior parte di questi effetti benefici sarebbero i glucosinolati.

Carciofi 

Il carciofo sembra avere un effetto protettivo nei confronti del cancro al fegato grazie alla presenza di polifenoli. Questo in sintesi il risultato di un importante studio pubblicato sulla rivista Nutrition and cancer .

La prevenzione del cancro: le carote

I carotenoidi, antiossidanti di frutti e ortaggi gialli e arancioni, sono in grado di proteggere contro il carcinoma mammario. Uno studio danese, poi, ha individuato nelle carote il falcarinolo, contenuto anche in sedano e prezzemolo, che aiuta a prevenire il tumore al colon (ma la cottura distrugge questa proprietà).

Cereali integrali  

La fibra assunta mangiando cereali integrali, meglio se in chicco, oltre a favorire il buon funzionamento intestinale, necessario per evitare stati di intossicazione dell’organismo, svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione del tumore del colon.

La prevenzione del cancro: il cioccolato 

Basta non esagerare e il cioccolato fondente può far parte di una dieta salutare. È infatti ricchissimo di polifenoli, potenti antiossidanti in grado di rallentare i processi di degenerazione cellulare: un solo quadratino ne contiene quanto una tazza di tè verde, mentre una tazza di cioccolata calda contiene cinque volte più antiossidanti di una tazza di tè nero e tre volte più di una tazza di tè verde. Attenzione, però. Il cioccolato contiene molti grassi e zuccheri, quindi è piuttosto calorico.

Curcuma

È una polvere dal colore giallo intenso, ottenuta dalla frantumazione del rizoma di una pianta della famiglia dello zenzero, che cresce prevalentemente in India e in Indonesia. In questi Paesi è largamente impiegata in cucina (è anche ingrediente principale del curry) e secondo la comunità scientifica potrebbe essere responsabile delle enormi differenze fra il tasso di alcuni tumori in India e quello dei Paesi occidentali. La curcumina contenuta in questa spezia possiede un grande potenziale antitumorale che sembra essere particolarmente efficace contro il cancro al colon. Effetti analoghi sono prodotti dal gingerolo, che è contenuto nello zenzero.

La prevenzione del cancro: il finocchio

Come altri ortaggi e frutti (cipolla, mela, uva), il finocchio è ricco di quercetina, un flavonoide di recente preso in esame da un gruppo di ricercatori delle università di Ottawa, in Canada, e di Aberdeen, in Scozia. Lo studio, condotto su circa 700 persone e pubblicato sul British Journal of Nutrition, conclude che un’assunzione quotidiana di quercetina è in grado di dimezzare il rischio di insorgenza del cancro al colon.

Frutti di bosco 

More, mirtilli, lamponi, fragole e ribes sono ricchi di acido ellagico, che impedisce alle cellule tumorali di creare vasi sanguigni di cui nutrirsi. Il congelamento non altera, se non in minima parte, le proprietà di questi frutti, che possono così essere consumati tutto l’anno.

La prevenzione del cancro: i funghi 

Diversi studi epidemiologici hanno rilevato le proprietà anticancro dei funghi, legate alla presenza di determinati polisaccaridi, in particolare del lentinano, che esercita un’azione stimolante sul sistema immunitario. Gli effetti protettivi di champignon e porcini si hanno soprattutto nei confronti dei tumori allo stomaco e al colon.

Melagrana

Secondo una ricerca condotta in California i composti fitochimici della melagrana possono fornire effetti benefici sul tumore della prostata.

Pesce e semi di lino  

Acciughe, sardine e salmone sono i pesci più ricchi di omega 3, acidi grassi che possono ridurre il rischio di cancro al seno, al colon e alla prostata e diminuire la capacità delle cellule maligne di dar luogo a metastasi. Anche i semi di lino sono una buona fonte di omega 3: in più, contengono fitoestrogeni e lignani, sostanze che aiutano a prevenire il carcinoma mammario. Un trucco per consumarne di più: tritarli nel mixer e aggiungerne un cucchiaio ai cereali del mattino.

Piante aromatiche 

Menta, timo, maggiorana, origano, basilico e rosmarino hanno proprietà anticancro poiché contengono i terpeni, molecole capaci di bloccare la funzione di alcuni oncogeni (geni che inducono la trasformazione cancerosa delle cellule). Il timo e la menta, in particolare, contengono anche la luteolina, un polifenolo che pare in grado di rallentare il processo di angiogenesi, cioè la creazione di nuovi vasi sanguigni indotta dal tumore per favorire la propria crescita.

Piselli 

Come la maggior parte dei legumi, i piselli contengono un composto, chiamato inositolo pentachisfosfato, in grado di inibire un enzima (fosfoinositide 3-chinasi) coinvolto nella crescita dei tumori. Uno studio dell’University College di Londra, pubblicato sulla rivista Cancer Research, suggerisce che una dieta arricchita di legumi potrebbe contribuire a prevenire alcuni tipi di cancro come quelli alle ovaie e ai polmoni.

Pomodoro

Le proprietà anticancro dei pomodori sono legate soprattutto alla presenza del licopene, un pigmento responsabile del suo colore rosso, presente in alte concentrazioni della salsa cotta. Molti sono gli studi che dimostrano il ruolo preventivo del licopene nei confronti del cancro alla prostata.

Ravanelli 

Le antocianine, i pigmenti responsabili del colore rosso dei ravanelli, sono in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali. Questi ortaggi, poi, fanno parte della famiglia delle crucifere, la stessa di cavoli e broccoli: ebbene, queste piante, in diversi studi, si sono dimostrate efficaci nella prevenzione in particolare di cancro al seno e alla vescica.

Soia

Molti studi epidemiologici mettono in rapporto il ridotto numero di casi di cancro al colon, alla mammella e alla prostata nelle popolazioni asiatiche. Una delle ragioni di questa scarsa incidenza è che la dieta di questi Paesi è particolarmente ricca di soia. L’effetto di questo legume è dovuto ai fitoestrogeni, estrogeni di origine vegetale, che esercitano un’azione protettiva soprattutto nei confronti dei tumori dipendenti dagli ormoni, come quelli a seno e prostata.

Tè verde

Sono numerose le ricerche che confermano il ruolo importante giocato dal tè verde nella lotta contro il cancro: pare prevenga la sua genesi e ostacoli la formazione dei vasi che lo alimentano. Il merito va alle catechine, molecole che in laboratorio inibiscono molte cellule tumorali: quelle delle leucemie, del cancro ai reni, alla pelle, al seno, alla bocca, alla prostata. Per ottenere il massimo effetto dalle catechine, è consigliabile assumerle bevendo il tè verde e non sotto forma di integratori.

Uvetta

L’uvetta sultanina, tipica del panettone e di alcune ricette agrodolci, aiuta a ridurre la presenza di citochine infiammatorie nel sangue, ottima arma di prevenzione del cancro.

Yogurt

Consumare regolarmente latte e yogurt abbassa del 78% il rischio di essere colpiti dal cancro al fegato, secondo uno studio dell’Istituto nazionale tumori di Aviano (Pordenone) pubblicato sulla rivista International journal of cancer. Un altro studio americano mette in risalto il ruolo preventivo del calcio nei confronti del tumore al colon. Necessitano di conferme, invece, le ricerche preliminari sui poteri anticancro dei probiotici, i cosiddetti batteri buoni contenuti nello yogurt.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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