Chi assume farmaci deve stare attento a mangiare il pompelmo o a berne il succo. Questo agrume, infatti, causa interazioni con alcuni principi attivi dei medicinali da assumere per bocca, con effetti anche gravi.
CAUSE. «I pompelmi contengono furanocumarine, sostanze che hanno il potere di “disattivare” un enzima (citocromo P450) che si trova a livello gastrointestinale e che è essenziale per smaltire i farmaci», spiega Laura Garnerone (puoi chiederle un consulto), biologa e nutrizionista a Piacenza. «In pratica il pompelmo aumenta la biodisponibilità di quello che circola nel sangue: con effetti, nel caso dei farmaci, tossici».
INTERAZIONI. Uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha individuato 43 farmaci orali che possono avere interazioni gravi con il succo di pompelmo (la cifra sale a 85 se si contano anche quelli con effetti lievi). Tra le medicine a rischio, ci sono antitumorali, antimalarici, antibiotici, anticolesterolo, antivomito, antirigetto e farmaci per il sistema cardiovascolare e per il sistema nervoso centrale). Non è necessario bere il succo di pompelmo mentre si sta prendendo la pillola per scatenare la reazione: possono anche passare ore e il rischio rimane. Lo stesso se si mangiamo piccole quantità di frutto. Quindi, se si è in terapia con i farmaci è meglio evitare del tutto l’agrume.
EFFETTI NEGATIVI. Gli effetti collaterali dipendono dal principio attivo: vanno dall’insufficienza renale o respiratoria al sanguinamento gastrointestinale, dalla tossicità sui reni e sul midollo ossei fino alla morte.
EFFETTI POSITIVI. «Una notizia interessante arriva da un recente studio dell’University of Chicago Medical Center pubblicato su Clinical Cancer Research», aggiunge Garnerone. «I ricercatori hanno verificato che l’assunzione regolare di succo di pompelmo triplica l’effetto di alcune terapie contro il cancro». La maggiore biodisponibilità causata dal pompelmo, quindi, in alcuni casi potrebbe essere positiva. Ma è sempre bene fare attenzione e consultare il medico se si è in cura.
Federica Maccotta – OK Salute e benessere