Mangiare regolarmente frutta fresca aiuta a prevenire ictus e infarto: bastano 100 grammi al giorno per fare la differenza, grazie al prezioso carico di potassio, fibre e antiossidanti che aiutano la salute di cuore e vasi sanguigni. Lo dimostra un vasto studio pubblicato sul New England Journal of Medicine dall’Università di Oxford in collaborazione con l’Accademia cinese di scienze mediche.
Proprio la Cina è stata scelta come luogo ideale per condurre la ricerca, perché le abitudini alimentari dei suoi abitanti sono caratterizzate da un consumo molto ridotto di frutta fresca rispetto ai Paesi occidentali.
Lo studio ha coinvolto ben mezzo milione di persone tra i 30 e i 79 anni, residenti sia in città che in campagna, che non avevano problemi cardiovascolari e non utilizzavano farmaci contro l’ipertensione.
Raccogliendo informazioni sulla loro dieta, i ricercatori hanno scoperto che solo il 18% del campione consumava quotidianamente frutta fresca, per lo più mele e arance. Gli amanti della frutta avevano generalmente un livello di istruzione medio-alto e non erano fumatori.
A distanza di sette anni, è emerso in maniera molto evidente che il consumo regolare di frutta era associato ad una migliore salute cardiovascolare, con livelli più bassi di pressione arteriosa e di zuccheri nel sangue. A conti fatti, le persone che mangiavano 100 grammi di frutta al giorno avevano ridotto di un terzo il rischio di mortalità per problemi cardiovascolari come ictus e infarti.
«Se il consumo di frutta fresca fosse più diffuso in Cina – affermano gli autori dello studio – ogni anno si potrebbero prevenire mezzo milione di morti per problemi cardiovascolari, di cui 200.000 prima dei 70 anni, e un numero ancora più alto di ictus e infarti non fatali». Un messaggio forte e chiaro, che può insegnare molto anche a noi occidentali.
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