Alimentazione

Oms: via i grassi trans. Cosa sono, dove si trovano e perché fanno male

L'obiettivo è eliminare questi grassi entro quest'anno. Il nostro Paese è ancora indietro. Fondamentale leggere bene le etichette dei prodotti che compriamo

Stop ai grassi trans. L’Organizzazione Mondiale della Salute rompe gli indugi e chiede alle aziende produttrici di non utilizzare più questo tipo di lipidi per i loro alimenti. I grassi trans si trovano generalmente negli snack dolci e salati di produzione industriale. Secondo gli esperti dell’OMS la loro assunzione causa almeno 500.000 morti ogni anno in tutto il mondo. I motivi? Aumentano i livelli di colesterolo Ldl, il colesterolo cattivo, e fanno diminuire quelli dell’Hdl, il colesterolo ritenuto buono, che aiuta a liberare le arterie proprio dai grassi.

Grassi trans: dove si trovano?

Ci sono alcuni alimenti che contengono per loro natura questi grassi. Si tratta principalmente della carne rossa e dei prodotti derivati dal loro latte. In realtà però è diverso da quello utilizzato per produrre ad hoc alcuni cibi industriali. In questo ultimo caso i grassi trans sono utilizzati principalmente per aumentare la durata di questi alimenti. Il problema è che fino a qualche anno fa si riteneva che qualsiasi grasso facesse male, quindi era inutile fare distinzioni. Ora sappiamo come questo messaggio non sia vero, anzi esistono grassi definiti buoni.

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Cosa chiede l’OMS a tutti i Paesi?

Il programma dell’OMS per non usare più grassi trans nelle aziende si chiama Replace e consta di sei punti. Innanzitutto ogni singolo Paese deve approvare una legge per metterli fuori legge. Nella norma deve essere prevista anche una sanzione importante per colpire chi non si dovesse mettere in regola con la legge approvata. Contestualmente occorre organizzare delle campagne di informazione, dove sia chiaro ai consumatori i rischi che corrono ad assumere una quantità importante di questi grassi. Da parte loro le aziende produttrici devono impegnarsi a sostituire questi grassi nocivi, con altri più salutari.

Qual è la situazione in Europa?

Alcuni Paesi si sono portati avanti. Austria, Danimarca, Islanda, Svizzera, Norvegia e Ungheria hanno già posto limiti severi alle aziende che operano sui loro territori. In Italia vige ancora la norma dell’autoregolamentazione delle singole aziende. Insomma, ognuno fa come gli pare.

Qual è la dose massima consentita di grassi trans al giorno?

Gli esperti suggeriscono di non superare la dose di 2-2,5 grammi di grassi trans al giorno. Si tratta di circa l’1% dell’apporto calorico che una persona normale dovrebbe assumere in un giorno. Teniamo conto che per un’alimentazione varia e sana dobbiamo assumere il 30-35% di calorie giornaliere dal grasso, quindi grassi buoni come quelli dell’olio extravergine di oliva o della frutta secca. Se ingeriamo più di questa cifra alziamo enormemente il rischio di malattie cardiovascolari.

Un importante studio ha spiegato che sostituire questi grassi con carboidrati o grassi insaturi ridurrebbe l’incidenza delle malattie cardiovascolari del 20-25 per cento. Per evitarli il primo consiglio è quello di prestare attenzione alle etichette dei cibi industriali, nel momento in cui facciamo la spesa.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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