La salute delle ossa passa anche dall’intestino: nutrendo adeguatamente i “batteri buoni” della flora intestinale, con fibre solubili come quelle del mais, si può favorire l’assorbimento del calcio e l’impiego di questo prezioso minerale per la formazione di nuovo osso, in quantità tali da aiutare le donne in post-menopausa a rischio osteoporosi e le adolescenti con lo scheletro in accrescimento. E’ quanto dimostrano due studi della Purdue University nell’Indiana (Usa) pubblicati sulle riviste American Journal of Clinical Nutrition e Journal of Nutrition.
«Il microbioma dell’intestino è la nuova frontiera della salute», spiega la nutrizionista Connie Weaver che ha coordinato le ricerche. «Stiamo studiando in dettaglio l’intestino per aiutare le ragazze a costruire ossa sane e le signore più mature a mantenerle forti anche nel periodo in cui diventano più suscettibili alle fratture». Le fibre solubili del mais, che agiscono come prebiotico (danno cioè sostegno ai batteri buoni della flora intestinale), «aiutano l’organismo a utilizzare meglio il calcio, sia durante l’adolescenza che nella post-menopausa».
La ricercatrice lo ha verificato con due esperimenti diversi. Nel primo, ha misurato la ritenzione di calcio in 14 donne in post-menopausa che avevano consumato quotidianamente integratori contenenti fino a 20 grammi di fibre solubili del mais per 50 giorni. I risultati dimostrano che la ritenzione di calcio aumenta quasi del 5% nelle signore che assumono 10 grammi di fibre solubili al giorno, e cresce del 7% in quelle che ne consumano 20 grammi ogni giorno. «Se proiettiamo questi dati nell’arco di un anno – spiega la nutrizionista – equivalgono e controbilanciano la perdita di osso media tipica delle donne in post-menopausa».
Nel secondo esperimento, si è andati a misurare invece la deposizione di calcio di 31 adolescenti che avevano consumato fino a 20 grammi di fibre solubili di mais al giorno per tre settimane. I risultati dimostrano che in questi casi l’assorbimento di calcio aumenta del 12%, sia con 10 grammi di fibre al giorno sia con 20 grammi al giorno: questo permette di costruire il 2% in più di tessuto osseo nell’arco di un anno.
«La maggior parte degli studi sulle fibre solubili del mais indagano la loro efficacia nel risolvere problemi dell’apparato digerente, mentre noi – aggiunge Connie Weaver – siamo stati i primi a verificare che queste fibre alterano il microbioma intestinale migliorando la salute». Il tutto senza particolari effetti collaterali, visto che né le adolescenti né le signore coinvolte nei due studi hanno lamentato particolari disturbi gastrointestinali.
«Questi risultati non vanno contro le normali raccomandazioni che suggeriscono di bere latte e seguire una dieta bilanciata», precisa la nutrizionista. «Questa è una strategia che permette di sfruttare al meglio i minerali in quei pazienti che non riescono a raggiungere le dosi di latte e latticini raccomandate. Aumentare il calcio frena la perdita ossea, ma da solo non basta per aumentare la formazione di nuovo osso. Queste fibre invece promuovono la generazione di nuovo osso, quindi fanno molto di più che aumentare solo l’assorbimento del calcio».
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