I disturbi gastrointestinali possono rovinare anche Natale e Capodanno. Prestiamo quindi attenzione a ciò che portiamo sulle tavole decorate a festa. Dietro a pesce, salse e sottaceti possono nascondersi non poche insidie, soprattutto se i prodotti scelti sono di dubbia provenienza, sono stati conservati male o contengono ingredienti scaduti. In caso di contaminazioni batteriche il rischio più grande è che dopo qualche ora dall’ingestione si verifichino diversi disturbi gastrointestinali, come crampi addominali, dissenteria, nausea e vomito. Quest’anno occorre prestare ancora più attenzione. Un po’ perché questi sintomi possono nascondere una diagnosi di Covid, un po’ perché correre il rischio di doversi rivolgere a un medico o addirittura al Pronto Soccorso in questo momento è assolutamente da evitare.
Per scongiurare questa evenienza, ecco 6 regole da rispettare in cucina (e fuori) per organizzare pranzi e cene in tutta sicurezza.
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Controlla la provenienza dei cibi
La prima regola è controllare la provenienza dei prodotti che vogliamo portare sulla tavola natalizia. Per farlo dobbiamo sempre leggere attentamente l’etichetta riportata sulla confezione o i cartelli presenti nei reparti ortofrutticoli. Come ha ricordato Coldiretti, divulgando il dossier con i 14 cibi più pericolosi per la salute dell’uomo, alcuni alimenti circolanti nell’Unione Europea contengono residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti, diossine o additivi e coloranti che possono arrecare danni alla salute. Ecco quali sono.
Disturbi gastrointestinali: attenzione a quello che c’è in frigorifero
Se nel frigorifero sono presenti confezioni di cibo (aperte o chiuse) da parecchio tempo, meglio buttarle in spazzatura piuttosto che portarle in tavola. Questi, infatti, potrebbero costituire terreno fertile per la proliferazione di batteri e funghi.
Usa il bicarbonato di sodio
Prima di essere cucinate o portate in tavola, la verdura e la frutta devono essere sempre lavate accuratamente con il bicarbonato di sodio che, secondo uno studio dell’Università del Massachussets e pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, è il metodo migliore per eliminare i residui di pesticidi. Se si hanno piccole ferite o lesioni su mani e dita, bisogna ricordarsi di indossare sempre dei guanti in lattice quando si è in cucina.
Disturbi gastrointestinali: occhio a conserve e sottaceti
Attenzione alle conserve e ai sottaceti perché, se sono mal conservati o non si sono seguite le dovute procedure di preparazione, possono nascondere microorganismi patogeni, come batteri, muffe e il temutissimo botulino. Se i barattoli non sono chiusi ermeticamente (quando si svita il tappo bisogna sentire il solito “clac”), il tappo è sollevato al centro, si nota un po’ di muffa all’interno del prodotto o l’odore è “strano”, meglio gettare il contenuto. Scopri qui tutti i rischi legati all’ingestione della tossina botulinica.
Disturbi gastrointestinali: scegli pesce di qualità
Per quanto riguarda il pesce e i molluschi, bisogna affidarsi solo a pescherie di fiducia e la qualità deve essere eccellente. Solo con l’abbattimento e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali. Scopri come evitare intossicazioni alimentari da cozze.
Avanzi: rispetta la regola delle “2 ore”
Gettare gli avanzi di Natale è uno spreco del tutto evitabile. Con tutto quello che rimane sulla tavola delle feste possiamo realizzare ricette “di recupero”, utili anche per i successivi pranzi in ufficio. L’importante è che si rispetti la regola delle “2 ore”: non bisogna infatti consumare alimenti avanzati che siano rimaste a temperatura ambiente per oltre 120 minuti.
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